martedì 3 maggio 2011
lunedì 25 aprile 2011
DEROZER
Quando mi avvicinai al punk rock, nei primissimi anni 2000, ero a metà nell'ascoltare gruppi classici di '77 e i gruppi della Lookout, melodici e debitori dei Ramones, ma comunque anche personali.
Di italiano ricordo mi furono passati i Senza Sicura, il primo dei Cccp, i Melt e, a dicembre 2002, i Derozer, con "Mondo Perfetto".
Ero in Seconda Superiore.
Poi nel giugno dell'anno dopo ebbi l'occasione di vederli,al Rock Valley a Marostica.
Concertone, su di un campo da calcio, fà conto che il palco era sulla porta e la gente che pogava arrivava fino a metà campo.
Robe da pazzi, adesso è morto tutto.
Andava bene all'epoca il punk rock italiano, poco prima del suo riflusso che lo colpì inesorabilmente
Pieno di giovani, "Where are They Now?".
Dopo li vidi altre sette/otto volte, ma non fu mai come la prima volta.
Riscoprii tutti i loro album e con il mio gruppo facevamo 144.
A Vicenza incontrai Seby al negozio che gestiva, era in centro, andai per comprare il primo degli Screeching Weasel, tra l'altro per un amico, dopo rientro a scuola.
Grande Seby, alla fine l'avrò incontrato due tre volte, tranquillo, fai due parole e lui ti tratta come se ti conoscesse.
Poi prima di un concerto incontrai anche Spasio che si fermò mezzora a parlare con noi, un delirio, ahah.
Poi salì, sul palco e vomitò durante il concerto.
Comprai l'ultimo album, erano più cupi, parlavano anche di guerra, una novità.
Poi la notizia che avevano sospeso le date live, si pensò ad una pausa, invece è una pausa che dura ormai da mò, un quasi scioglimento.
"Lungo la strada"...
sabato 16 aprile 2011
CUORE CATTIVO
Roma, 25 Agosto dei primi anni '90, periferia estrema.
Due giovani tentano una rapina in tabaccheria, che finisce nel sangue.
Sparano al tabaccaio, uno viene bloccato, l'altro riesce a scappare e si rifugia in una casa vicina.
All'arrivo della polizia il giovane rapinatore Claudio Scalise (Kim Rossi Stuart) tiene in ostaggio la giovane abitante della casa, Ester Cipriani,una ragazza in sedia a rotelle.
La barricata va avanti un giorno intero, mentre fuori il Commisario cerca di instaurare un dialogo tramite megafono con il rapinatore.
Scalise in preda al nervosismo vuole che si presenti il giudice per contrattare la sua uscita più indenne possibile dallla vicenda, ma l'idea dopo un pò lascia il tempo che trova.
Dopodichè, su idea anche della ragazza, con la quale nasce nel corso delle ore la condivisione del momento, viene richiesto il giornalista Massimo Salvadori della trasmissione "Dove nasce la notizia".
Il film a questo punto mostra il potere della tv, anche un pò la riduzione a tutto di teatrino televisivo ad uso e consumo della platea televisiva, che supera il dramma vissuto dal rapinatore e dalla rapinata.
Scalise rilascia un intervista da cui ne viene fuori il ritratto di un ragazzo che si è trovato in una cosa più grande di lui, ormai incapace di gestire.
Il film poi va avanti e non vi svelo il finale perchè merita.
Dico solo che in Italia nei primi anni '90 si facevano bei film: realisti, crudi, diretti.
Teste Rasate, il Branco, Cuore Cattivo.
L'ultimo film di questo filone neo.neorealista è stato forse "Fame Chimica" di qualche anno fà.
Per il resto il buio, e certi film che descrivono la verità, le periferie, la vita non possono che fare senz'altro bene aldilà dei vari "Natali in Uganda".
venerdì 8 aprile 2011
MOD '79
Nelle foto: Jam, Purple Hearts e Lambrettas.
Un parere personale sulle band che ne fecero parte:
Jam - ovviamente i padrini, i primi in qualche modo a riprendere l'estetica e i suoni mod e ad andarne anche oltre, inseguendo sempre nuove coordinate.
Tutto fondamentale.
Chords - mod punk puro, diretto e pieno di belle canzoni.
Purple Hearts - suono mod punk, melodia, ruvidità e storiche hit.
Circles - più di nicchia, poche canzoni all'attivo ma qualità impressionante.
Lambrettas - pezzi ottimi, costruiti bene e sempre sul pop punk mod, anche loro tra i pesi massimi.
Secret Affair - non mi piacciono tanto, ovviamente ne riconosco l'importanza.
Long tall Shorty - un gruppo punk rock in tutto e per tutto, con belle canzoni ma con una vita frastagliata.
Merton Parkas - poppeggianti e melodici, non mi dicono molto.
Letters - un singolo all'attivo, due pezzi da capogiro.
Squ!re - grandi, Beatles e freschezza e la capacità di dar vita ad invidiabili pop songs.
giovedì 31 marzo 2011
DOWN IN LONDON
A Shepherd's Bush, quartiere ad Ovest della città e proprio a fianco del famoso Shepherd's Bush Empire dove ogni giorno ci sono concerti con grossi nomi, si trova il Pub O'Neill.
Si tratta di una catena di pub, a Londra ne ho visto un'altro vicino Carnaby Street ma può darsi ce ne siano altri.
Il posto è figo, tipico pub all'inglese bello da vedersi anche esternamente, e questo già basta per stabilizzare ad un buon livello il mio indice di gradimento.
La birra che bevevo ogni sera era la Carling, una di quelle birre che i puristi del genere disprezzeranno perchè priva di influssi aromatici o altri cazzi, ma comunque a me la Carling strapiace.
Una lager frizzantina, zero schiuma, te la bevi in due minuti e poi se di nuovo al banco a chiedere un'altro giro.
I piatti sono il punto forte del locale: ottime portate di carne (bistecca o hamburgher) con patate fritte, oppure fish and chips.
Salse su di un cestino al tavolo e vai in abbondanza.
Tipico mangiare da pub, ma io gradisco.
Il primo giorno che sono entrato ho trovato ad accogliermi sullo stereo "Jimmy Jimmy" degli Undertones.
Un momento che non scorderò, visto che gli Undertones al pub in Italia non li ho mai sentiti.
Poi anche gli Who che sono da Shepherd's Bush.
Quindi Pub + Who + Undertones = Serate ottime.
Al venerdi e al sabato fa suonare anche band, io ho visto due cover band.
Mediocri.
Shepherd's Bush nel complesso è una zona che bisogna tenere gli occhi aperti e farsi i cazzi propri, sopratutto di notte.
Di giorno è tranquilla, non ci sono problemi.
martedì 29 marzo 2011
THE BARRACUDAS
I Barracudas per qualche motivo sono uno dei quei classici gruppi di culto.
Un canadese trasferitosi a Londra ("Perchè era la città in cui sognavo di vivere")incontra uno svizzero trasferitosi a Londra e insieme decidono di formare un gruppo che guarda palesemente agli anni '60, partendo dal Surf ma toccando un pò tutti gli aspetti musicali dei Sixties (folk, rock, psichedelia, pop).
Il primo singolo si intitola "I Want My Woody Back", rivoglio indietro il mio orsetto.
Lato B "Subway Surfin".Tanto per essere chiari.
Surf metropolitano. Fantasia al potere con un suono che guarda ai Ramones quanto ai Beach Boys più diretti.
La Emi si accorge e non se li lascia scappare.
A Londra nel 1979 nessuno suona come i Barracudas, nessuno guarda al Surf come ispirazione.
Nel 1981 esce il primo "Drop Out With The Barracudas", un signor album.
Lato A con pezzi più scuri e cupi ("Viviamo in Tempi Violenti"), lato B con petardi di ottimo pop - rock'n'roll estivo ma anche anche malinconico ("Campus Tramp").
Il primo album dei Barracudas meriterebbe una considerazione maggiore da parte della popolazione umana, invece rappresenta proprio il paradiso e il vanto per il fan, che, come me, si innamora della band a partire da questa pubblicazione e poi cerca di scoprire tutta la produzione successiva.
Produzione successiva che pur svolgendosi in un contesto più sotterraneo, dato che la Emi diede il benservito ai quattro, si rivela comunque ottima, con "Mean Time", "Endavour to Preserve", "Wait For Everything" e l'ultimo album omonimo del 2005.
Tra scioglimenti e ritorni in pista il suono non tocca più surf e melodie alla "Summer Fun" ma prosegue su una scia più adulta e matura.
Eterna gloria ai Barracudas.
lunedì 28 marzo 2011
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