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giovedì 13 aprile 2023

DIAFRAMMA A PASQUA


I Diaframma a Pasqua come il titolo di un loro gran pezzo che dice "Nel cielo colorato pastello l'odore di primavera". In realtà fa un po' freddo nello spazio esterno dell'Altroquando di Zero Branco, è una Pasqua poco primaverile. Ci stringiamo al cospetto dei Diaframma per scaldarci. Quindici anni che li seguo dal vivo, l'anno scorso ho iniziato una lista per mettere ordine, il primo concerto fu a Torreselle, casualmente vicino all'Altroquando, ottobre 2008. Gruppo spalla le Incontrollabili Reazioni, alla batteria Ale, il proprietario del bar dove quasi ogni giorno faccio pausa pranzo che allora non conoscevo. In quel periodo stavo leggendo i libri di Fiumani e scoprendoli piano piano. Tre volte (lacrime) li ho visti nel periodo di Pasqua, due volte al sabato e una alla domenica, e mai che abbiano fatto "Pasqua"! Abbandonarsi ai ricordi, come scriveva Tondelli, il quale citò i Diaframma in qualche articolo dedicato alla new wave fiorentina, sua città elettiva nella prima parte degli anni '80, la capitale creativa degli anni '80 in successione a Bologna che lo fu a fine anni '70. I Diaframma unirono idealmente i due punti con il primo singolo, "Pioggia", che uscì nel 1982 per Italian Records. Stiamo parlando di quarant'anni fa, per far capire la portata storica della band. Un gruppo che ha avuto due grandi fasi, anzi tre se vogliamo: gli esordi, 1982/83, legati ai classici stilemi post punk del periodo, con Vannini alla voce. Poi l'esplosione, il periodo con Miro Sassolini alla voce, tre album fondamentali, 1984/1988. Poi Federico Fiumani si mette in proprio, mantenendo il nome Diaframma, è comunque sempre stato lui l'autore dei testi e delle musiche, il suono della chitarra di Fiumani, quel suono, tipo il break di "Io amo lei", i Diaframma post Sassolini, "Gennaio", "In Perfetta Solitudine", "Anni Luce" e avanti fino ai giorni nostri tra alti e bassi. Un elogio al quotidiano, al non fermarsi, alla poesia del quotidiano. Ogni anno un giro di date, con dei periodi di tour belli densi tipo il tour per il rifacimento integrale di Siberia nel 2014 durato due anni e conclusosi con il rifacimento integrale dell'album (che acquistai a Firenze, il 31 dicembre 2016). Anche "L'Abisso" l'ho preso a Firenze, da Contempo, il negozio / etichetta simbolo della wave fiorentina. Sono quindi anche quindici anni di stretto legame personale: dalla lista vien fuori che li ho visti sempre in Veneto. Delle tre date Pasquali ho già detto. Il posto più bello direi Alonte 2016, nella piazza di un paesino in collina, a luglio, si stava bene. Tante volte li ho visti da solo, qualche volta con degli amici e con delle fidanzate. Li ho visti anche in una specie di sala consiliare, l'anno scorso a Cerea, con il pubblico seduto. Bello il Confidenziale 2021 a Padova, molto sogno di una notte di mezza estate. Che dire? Spero di vederli ogni anno per altri cento ancora, sono una parte di me.


CONCERTI DIAFRAMMA

 - 10 ottobre 2008 - Animal Festival - Torreselle (Pd) (con Incontrollabili Reazioni)

- 7 aprile 2012 - Maximum Festival - Altroquando - Zero Branco (Tv) - Sabato di Pasqua

- 11 maggio 2013 - Macello - Padova

- 17 maggio 2014 - Vinile - Rosà - Scaletta prevalentemente anni '80

- 30 gennaio 2016 - Vinile - Rosà (con Miss Xox)

- 26 marzo 2016 - Benicio - Giavera del Montello (Tv) - Sabato di Pasqua 

- 7 luglio 2016 - Alonte (Vi) - In piazza (con Soviet Soviet)

- 4 febbraio 2017 - Benicio - Giavera del Montello (Tv)

- 20 gennaio 2018 - Vinile - Rosà

-  8 febbraio 2019 - Vinile - Rosà

- 24 luglio 2021 - Arcella Bella - Padova - Confidenziale

- 19 marzo 2022 - Area Expo - Cerea (Vr) - In una Sala Consiliare

- 8 luglio 2022 - Arcella Bella - Padova 

-  9 aprile 2023 - Maximum Festival - Altroquando - Zero Branco (Tv) - Pasqua

sabato 2 luglio 2022

ENRICO BRIZZI - GUIDA ALL' ASCOLTO E CONSIGLI DI LETTURA


Grazie a quel prodigio spazio temporale di Wayback Machine, sono in grado di andare a vedere com'era il "maestoso sito ufficiale" di Enrico Brizzi nei primi anni zero: molto curato, con delle schede per ogni libro corredate da "guida all'ascolto" e "consigli di lettura". Me lo ricordavo, fu una bella ispirazione ai tempi.

Riporto qua nel mio blog quelle relative ai primi due libri.

JACK FRUSCIANTE E' USCITO DAL GRUPPO (1994)

GUIDA ALL'ASCOLTO

RED HOT CHILI PEPPERS - BLOOD SUGAR SEX MAGIK

CLASH - BLACK MARKET CLASH

URBAN DANCE SQUAD - MENTAL FLOSS FOR THE GLOBE

THE CURE - CONCERT / THE CURE LIVE

RAW POWER - LIVE IN PARMA

SEX PISTOLS - NEVERMIND THE BOLLOCKS

SMITHS - THE QUEEN IS DEAD

NEGU GORRIAK - GURE JARRERA

SPLATTERPINK - ONE / DEMO 1992

DIAFRAMMA - TRE VOLTE LACRIME

POGUES - HELL'S DITCH

POLICE - REGATTA DE BLANC

CONSIGLI DI LETTURA

ANDREA DE CARLO - DUE DI DUE

J.D. SALINGER - IL GIOVANE HOLDEN

ANTOINE DE SAINT-EXUPERY - IL PICCOLO PRINCIPE

ENRICO PALANDRI - BOCCALONE

PIERVITTORIO TONDELLI - ALTRI LIBERTINI

SILVIA BALLESTRA - IL COMPLEANNO DELL'IGUANA

THOMAS MANN - CONFESSIONI DEL CAVALIERE D'INDUSTRIA FELIX KRULL

GIORGIO BASSANI - IL GIARDINO DEI FINZI CONTINI

JAMES JOYCE - DEDALUS

JACK KEROUAC - SULLA STRADA


BASTOGNE (1996)

GUIDA ALL'ASCOLTO

PUBLIC IMAGE LIMITED - FLOWERS OF ROMANCE

BILLY IDOL - REBEL YELL

KILLING JOKE - S/T

LOUNGE LIZARDS - S/T

RETTORE - KAMIKAZE R'N'R SUICIDE

GAZNEVADA - SICK SOUNDTRACK

VIRGIN PRUNES - IF I DIE I DIE

SKIANTOS - INASCOLTABLE

NABAT - SCENDEREMO NELLE STRADE

VASCO ROSSI - SIAMO SOLO NOI

ALBERTO CAMERINI - RITA & RUDY

RIGHEIRA - VAMOS A LA PLAYA

ENNIO MORRICONE - THE GOOD, THE BAD & THE UGLY OST

CONSIGLI DI LETTURA 

SENOFONTE - L'ANABASI

ROBERT LOUIS STEVENSON - IL DOTTOR JEKYLL

RABELAIS - GARGANTUA E PANTAGRUELE

ANTHONY BURGESS - UN'ARANCIA A OROLOGERIA

BRET EASTON ELLIS - LE REGOLE DELL'ATTRAZIONE

LOUIS PERGAUD - LA GUERRA DEI BOTTONI

FERENC MOLNAR - I RAGAZZI DELLA VIA PAL

LOUSI FERDINAND CELINE - NORD

MICHEL FOCAULT - SORVEGLIARE E PUNIRE

GEORGE ORWELL - 1984 


venerdì 21 gennaio 2022

GLI ESORDI DELLA NEW WAVE FIORENTINA

Articolo tratto dalla fanzine "Nuova Fahreneit", aprile 1982, una delle più importanti del periodo in ambito punk.
Si racconta, sulla stessa pagina, di un concerto dei Diaframma a Bassano del Grappa (a questo concerto è ispirato il successivo pezzo "Le Alpi", del 1992), il primo che la band di Federico Fiumani tenne lontano da Firenze. 
E sulla stessa pagina è presente la recensione della demotape dei Litfiba. 
Cosa volere di più?

 

martedì 2 febbraio 2016

DIAFRAMMA @ VINILE - ROSA' (VI) - 30/01/2016




Vero lusso saper di poter assistere annualmente o quasi ad una esibizione dei Diaframma in zona Veneto; la band di Federico Fiumani, infatti, è praticamente sempre "on tour” e la cosa, almeno dal sottoscritto, è accolta con gioia e aspettativa ogni volta che si avvicina un concerto.
Già intorno alle 22.45, quando sale sul palco Miss Xox, il Vinile è bello pieno e io ho in testa quella vecchia canzone di Iggy Pop, "Nightclubbing, we're nightclubbing, we're what's happening".
Miss Xox è una leggenda underground, mente del Great Complotto di Pordenone nei tardi '70 assieme ad Ado Scaini: Hitlerss, Andy Warhol Banana Technicolor, El Funeral de Kocis le sue medaglie al petto; insomma, un pezzo di storia.
Piace vederlo ancora in giro, con il suo quartetto propone un rock punk wave caustico e tagliente cantato, anzi, declamato in italiano, in cui è l'urgenza espressiva a farla da padrona a discapito di melodie o trame sonore orecchiabili praticamente assenti.
Un buon aperitivo in vista dei Diaframma, che intorno alla mezzanotte prendono posto sul palco.
La serata del Vinile è presentata come "Diaframma performing Siberia", il primo lp capolavoro della band fiorentina, ed è normale quindi che la scaletta si apra con le note dell'evocativa titletrack che spedisce subito tutti quanti dritti in orbita.
Si, lo so che questi non sono i Diaframma degli anni '80, però i pezzi scorrono via lo stesso che è una meraviglia: "Neogrigio", "Amsterdam", "Delorenzo", "Specchi d'Acqua"; i fraseggi di chitarra della Fender di Mr. Fiumani, in certi punti, sono sempre emozionanti, sia su disco che live. Poi lui, come ho già detto da queste parti, è uno che mi piace, ha dalla sua onestà, storia e un attitudine generale che fa lezione: scusate se è poco.
Eseguito per intero "Siberia", è l'epocale "Gennaio" ad aprire la seconda, sostanziosa, parte di concerto, in cui vengono prese in rassegna tutte (o quasi) le canzoni più significative della storia diaframmatica.
C'è "L'odore delle rose", "Diamante Grezzo", "Io ho te", "Labbra Blu", l'omaggio ai Television con "See no Evil".
Faccio prima a dire cosa mancherà al computo finale: "Tre Volte Lacrime", "Caldo" e "Blu Petrolio", oltre alla totale assenza di canzoni degli ultimi tempi; per il resto in due ore circa di concerto la band non si risparmierà affatto, sia sotto il profilo quantitativo, sia per l'energia generale profusa in un live che penso lasci pochi scontenti.
Sono quasi le due quando terminano le ultime note, piena notte, e le luci della Strada Statale Valsugana ci accolgono quando risaliamo da sottoterra. Splendida serata.

lunedì 19 maggio 2014

DIAFRAMMA - VINILE - ROSA' (VI) - 17/05/2014



Magari è destino che i Diaframma me li debba vedere sempre da solo, non so; sta di fatto che anche stasera (è la quarta volta che li vedo) parto alla volta del Vinile in compagnia di me medesimo.
Mi ritorna in mente quella frase di Tondelli su “Biglietti agli Amici” in cui porta se stesso in giro per l’Europa: ecco, più o meno ci siamo.
Per indorare un attimo la pillola, gli organizzatori hanno deciso di creare un evento a supporto del serata, chiamata “Joy Division Ceremony”.
Ovvio che quindi l’atmosfera non sia esattamente da Toga Party, ma la cosa mi va anche bene dato che sicuramente mi sentirei a disagio in una festa dove tutti fanno finta di divertirsi.
Qua non abbiamo di questi problemi, dato che l'ambiente mi sembra decisamente tranquillo e piatto, clima ideale per un cane sciolto come il sottoscritto che si piazza a bere una birretta (prezzi altissimi) vicino alla scala dei cessi.
Ogni tanto tiro fuori il telefono e fingo di avere relazioni sociali, in realtà faccio una partita a Snake.
Vedo Fiumani al banchetto dei cd, ma neanche ci penso di avvicinarmi e scambiare due parole, dato che ultimamente seguo la linea del “non parlare ai componenti dei gruppi che ascolto”.
Tempo una mezzoretta e il concerto inizia: mi piazzo giusto davanti al palchetto, posizione di privilegio.
Dopo qualche pezzo noto che la scaletta sembra essere composta in larga misura da canzoni degli anni ’80: roba cupa, pura new wave italiana.
“Siberia” arriva quasi subito e raccoglie il meritato entusiasmo del pubblico
Poi un coglionazzo davanti a me decide di alzare entrambe le braccia per riprendere col cellulare (pratica odiosa), in modo che praticamente non veda niente, e complice anche il caldo decido di trasferirmi in balaustra tirandomi su il cappuccio per il getto d'aria continua del bocchettone dietro me.
Sostanzialmente i picchi della scaletta anni '80 sono la già citata "Siberia", "Amsterdam" e personalmente ci metto anche "Neogrigio" che è una delle mie preferite.
Non fanno "Tre Volte Lacrime" che è un pezzone, e verso la fine si passa anche a qualche pezzo non necessariamente in linea con la "Joy Division Night", tipo "L'Odore delle Rose" e la classica "Gennaio".
Vengo raggiunto da un paio di amici .
Il concerto dura veramente un sacco di tempo, circa due ore, insomma c'è di che ascoltare.
Bello, anche se probabilmente li preferisco con una scaletta più varia sin dall'inizio.

sabato 18 maggio 2013

DIAFRAMMA – MACELLO – PADOVA – 11/05/2013



Sempre bello aver la possibilità di assistere ad un concerto dei Diaframma, come è bello sapere che in giro c'è uno come Federico Fiumani, un artista che in trent’anni di carriera ha composto memorabili pagine di rock tricolore.
Rock Italiano: ecco cosa fanno i Diaframma. Rock Italiano della miglior specie, di quello che dovrebbe avere ampi riconoscimenti in tutto il Paese, se solo ci fosse un po' di giustizia musicale.
E comunque i Diaframma il loro seguito ce l’hanno sempre: una nicchia, certo, ma fedele e appassionata al verbo, perché quando lo scopri e lo apprezzi poi è difficile staccarsene.
Al Macello di Padova, in un sabato sera di maggio, eravamo poco più di un centinaio: comunque pronti a tirare fuori dieci carte per il concerto, e attenti a quello che veniva fuori dagli amplificatori e dalle casse.
In un set di circa cinquanta minuti passano in rassegna tutti i momenti migliori della band fiorentina: Siberia, Gennaio, Tre Volte Lacrime, Labbra Blu.
Testi nella maggior parte dei casi evocativi, personali, accompagnati da una base rock punk in cui la scena se la prende tutta il suono della chitarra di Federico Fiumani: un suono bellissimo, di marmo, d’impatto.
Frasi a volte urlate, con la voce che quasi neanche ci arriva, qualche errore tecnico: chissenefrega, non m’importa nulla a me.
Spirito punk che in questo caso vuol dire far le cose artigianalmente e umanamente, non meccanicamente, sennò chiamiamo i robot a farle.
Alla fine del concerto un tizio chiama a sé Fiumani, che si sporge dal palco per ascoltarlo, poi riferisce:  “Mi hanno detto che è il compleanno di una ragazza, che vorrebbe riascoltare Siberia e Gennaio”, già eseguite precedentemente; senza problema alcuno attacca con l’arpeggio di Siberia e poi con il riff di Gennaio.
Tutto è personale nei Diaframma: le canzoni, l’attitudine, il suono.
E nell’appiattito mondo musicale c'è sempre bisogno di un gruppo così.

venerdì 29 giugno 2012

PADRE FIGLIO




Una versione di "Padre Figlio" particolare, visto che i due partecipanti hanno la stessa età.
Loew, tecnico della Germania e Federico Fiumani dei grandi Diaframma.

martedì 10 aprile 2012

DIAFRAMMA @ MAXIMUM FESTIVAL - ZERO BRANCO (TV) - 07/04/2012


Sabato 7 Aprile 2012, il sabato prima di Pasqua.
Mi piace Pasqua e la sua immagine da me idealizzata di campi verdi, uova di gallina e clima mite.
Sabato 7 Aprile però piove e tira vento, dopo mesi di siccità veneta.
Io al sabato lavoro fino alle 21 e 30.
Quindi, come da programma, alle 21 e 30 stacco e mi fiondo a casa, mangio e alle 22.15 sono già in auto pronto ad un'oretta di viaggio per raggiungere Zero Branco.
La location del concerto la raggiungo dopo essermi perso ed aver avuto la fortuna di chiedere ragguagli ad un ragazzo del posto casualmente incontrato lungo la strada.
La Trattoria Altroquando è in mezzo al nulla, non certo lungo la via principale.
Pago i miei 10 euro di ingresso e dopo un'occhiata all'ambiente vado a prendermi una birra media.
Sono da solo, e spero che i Diaframma inizino presto, altrimenti non saprei come far trascorrere un ora in solitaria se non bevendo e fumando.
Per fortuna 15 minuti dopo il mio arrivo i tre cominciano a prendere possesso del palco.
Avevo già visto i Diaframma nel 2008, tra l'altro sempre nella zona in cui suonano stasera, e la performance non mi era dispiaciuta; ero rimasto sorpreso in negativo da quanto poco centrassero il batterista con capelli lunghi e barba e il bassista.
Oggi invece di loro me ne frego e mi concentro quasi esclusivamente su Federico Fiumani.
Lui è i Diaframma, tanto vale concentrarsi solo su di lui.
Harrington e t-shirt nera per Fiumani e si parte subito con una tripletta iniziale che lascia poco scampo: Siberia (suonata davvero bene) - Gennaio (probabilmente la mia preferita dei Diaframma) - L'Odore delle Rose.
Mentre è gia partito con quest'ultima, Fiumani si ferma facendo notare al fonico un rumore, una sorta di rimbombo.
Pubblico che rimane sorpreso per l'interruzione e dopo si riparte.
Attitudine punk ed amatorialità artigianale.
Il concerto prosegue per circa un ora di repertorio, toccando praticamente tutti i punti salienti della produzione targata Diaframma.
Del nuovo album, che ho già avuto modo di ascoltare in internet, e che acquisterò al termine del concerto, vengono proposte: Vivo Così, Madre Superiora e Carta Carbone.
Mi piace molto il nuovo album, canzoni scritte bene, melodiche, con strofe e ritornelli al posto giusto, lunghezza giusta.
Il concerto termina e mi incammino a piedi lungo una strada di campagna mentre piove, fermandomi lungo il fosso per una pisciatina, prima di fare circa 20 km senza incrociare una macchina.