venerdì 14 febbraio 2014
HANNAH WILLIAMS & THE TASTEMAKERS - FISHMARKET PADOVA - 7/02/2014
Il Fishmarket è un bel locale, quasi in centro a Padova; peccato che all'ingresso un rasta marocchino ti chieda un documento personale per entrare (cosa mai vista ne sentita in dieci anni di concerti).
Ad ogni modo, dato che ormai siamo abituati a fare di si con la testa e ad essere super educati, non si fa neanche più caso se un tizio che non ti sorprenderesti vedere fare un cazzo su un angolo della stazione ti chiede il documento.
Va beh, comunque dentro il locale merita.
Stasera ci sono gli inglesi Hannah Williams and the Tastemakers.
Si parla un gran bene di loro e del loro show di classico soul, quindi mi piazzo in zona strategica di fianco al palco con la schiena posata sul bancone del bar.
Il problema è che ci do un attimo dentro con birra e amari e a un certo punto mi annebbio un po', facendo si che le cose che mi restino in testa del concerto siano:
- la cantante sul palco a piedi nudi
- il fatto che i componenti della band abbiano facce da regolari (nessun problema, anch'io lo sono).
- la durata del concerto, di un'ora e qualche minuto.
Ad un certo punto mi fumerei una sigaretta di mezzo metro.
Comunque a conti fatti una bella serata: bel locale e bel gruppo, anche se non mi è rimasta in testa nessuna canzone, non so se per demeriti personali o del gruppo.
mercoledì 5 febbraio 2014
I FILM DELLA CRISI
Nell’arco di un paio di mesi ho avuto modo di assistere a
tre bei film che descrivono, ognuno con le proprie peculiarità, situazioni
legate al presente, ai famigerati “tempi della crisi” che stiamo vivendo.
“Casa e Bottega”
l’ha proposto Raiuno in prima serata, spezzettato in due puntate: il sempre
affidabile Renato Pozzetto riveste i panni di un industriale tessile lombardo
che si trova a fare i conti con mancati pagamenti delle commesse, usurai e conseguente
fallimento del proprio stabilimento produttivo.
Il copione e la resa finale risultano senz’altro ben riuscite,
da segnalare anche le belle ambientazioni site nei pressi del Lago Maggiore.
“Il Capitale Umano”
l’ho visto al cinema e ha ricevuto ampi consensi positivi da parte di un po’ tutti
quelli che l’hanno visto.
Anche qui siamo in Lombardia (una costante, come vedremo anche
più avanti) e la sceneggiatura gira attorno al rapporto tra due famiglie della
zona: una medio borghese e l’altra appartenente all’alta borghesia arricchita
dalla finanza.
Un incastro, appunto, di operazioni finanziarie, amore,
tradimenti e crisi di valori: molto ben riuscito questo spaccato firmato da
Virzì.
L’ultimo ad esser visto è stato, ieri sera, “L’Assalto”, in prima serata su Raiuno.
Diego Abatantuono riveste i panni di un impresario edile
lombardo in crisi (gli stessi problemi del Pozzetto di “Casa e Bottega”), ma a
differenza di quest’ultimo, incastrato da bancari e istituti di credito usurai,
il Ferraris - Abatantuono viene avvicinato dalla malavita calabrese in cerca di
infiltrazioni nel tessuto produttivo economico locale.
Un film drammatico, molto ben riuscito nelle sue diverse
sfaccettature.
Tre film con diversi punti di contatto (sfondo Lombardo, il
denaro come fulcro del tutto, intrecci amorosi vari), i quali raccontano qualcosa
del nostro tempo, e non è poco.
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