giovedì 28 luglio 2011

WALTER ZENGA - UNO DI VOI


Sbirciando nella sezione "Sport" della Biblioteca del mio paese ho trovato questo libro e ho deciso di prenderlo in prestito.
Si tratta di un libro breve, che leggi in una giornata, in cui Zenga racconta a ruota libera alcuni punti salienti della sua carriera.
Lui è proprio come te lo aspetti: sbruffone e con battutine idiote in ogni pagina che non mi fanno molto ridere.
Zenga è un bauscia, un interista dentro, e a me i bauscia stanno sul cazzo.
Detto questo provo anche simpatia per Zenga, mi dispiace il fatto che gente così non ce ne sia quasi più all'interno del mondo del pallone.
Non parla per copia conforme come Mirko Pettinato, ha sempre detto quello che pensava e molte volte ha sicuramente pagato la sua direttezza (ad esempio in Italia non so se tornerà ad allenare).
Nel libro ci sono aneddoti interessanti e spassosi, come la colazione alle sei del mattino a Salerno, il fantasma Buttera o la ragazza dell'appartamento a San Benedetto del Tronto.
Capitolo importante per me tifoso patavino è la parte riguardante la sua esperienza a Padova.
Quella squadra che era stata costruita quantomeno per tentare la promozione in A nel 1996.97 e che invece fini malamente la stagione, era in realtà molto affiatata in discoteca e nella vita notturna, così come penso molti altri gruppetti di giocatori che sono passati da Padova, pretendendo di venire qua, godersi la bella vita e fregarsene della maglia e di quello che rappresenta.

venerdì 22 luglio 2011

JOHN KING - SMALTIMENTO RIFIUTI


Quello che mi ha colpito leggendo questo libro di John King (l'autore lo conosco bene e gli dedicai anche un post rintracciabile nella sezione libri) è la grande cultura e conoscenza che emergono tra le righe.
John King sà un sacco di cose: tanto è descrivere minuziosamente un piatto giù al take.away indiano oppure dilungarsi in diagnosi medico.specialistiche.
Ovvio, si sarà bene informato per il libro che andava a scrivere, si sarà preparato.
Questo però è un punto che emerge bene o male da tutti i suoi libri che ho letto finora.
Detto questo, "Smaltimento Rifiuti" è abbastanza inquietante.
E' un libro che parla di vita e di morte, di malattia, di positivismo e di snobismo..ti fà riflettere, ti fà ragionare, ti offre spunti.
Quello che ogni libro dovrebbe darti, e a me sembra già un buon motivo per consigliarlo.
Poi la trama non ve la racconto, cercatevela su altri siti, leggete il libro...la trama comunque è buona, forse c'è una parte centrale che io personalmente avrei reso più snella prima dello sfavillante finale, ma sono sottigliezze.
Tra l'altro in questi giorni la Boogaloo sta traducendo "Skinheads", l'ultimo romanzo di John King uscito un paio d'anni fa, dopo che la Guanda (sua casa editrice italiana) probabilmente aveva preso paura del titolo.Inutile dire che lo aspetto.

domenica 17 luglio 2011

sabato 16 luglio 2011

MARKY RAMONE + RAY GANGE @ LAGO DI FIMON


Serata particolare. Grazie ad intrallazzi vari vengo dotato di un pass che mi permetterà di accedere all'area privata dove Marky Ramone festeggierà il suo 55mo compleanno, taglierà la torta e riceverà gli auguri...inoltre poi potrò assistere al concerto da posizione privilegiata. Minchia, penso. 
I Ramones è da un bel pò che non li ascolto, però sono stati il gruppo che in assoluto ho amato di pìù nella mia adolescenza, un fanatico totale. Marky Ramone poi l'ho visto cinque volte, quindi mi incuriosisce di più il discorso di partecipare alla "festa di compleanno di Marky Ramone" ahah, se me lo dicevano otto anni fa ovviamente non ci avrei creduto. Bella la vita. Poi c'è anche Ray Gange che farà il dj finito il concerto. Grande Ray Gange, per i più stolti è l'attore del film "Rude Boy" dei Clash, una bella fotografia di un determinato periodo storico sociale, quello a cavallo tra la fine dei '70 e l'inizio degli '80. A dire il vero mi incuriosisce di più Ray Gange che non Marky "Chicken Beak Boy" Ramone. L'evento è preparato manco fosse la Mostra del Cinema di Venezia, passerella rossa all'entrata della zona riservata, buttafuori, buttafuori che scortano Marky Ramone mentre fa soundcheck. Robe da pazzi. Altro che punk rock in baretti di periferia, con 30 persone al concerto e sperare che ti vada bene perchè ti servono i soldi per registrare il demo che verrà cagato da 30 persone. Qua tutt'altro mondo, a me sinceramente piace fino a là, anzi mi fa un po' ridere. La cosa positiva è che chi ha il pass beve gratis. Dunque vai di beveraggi assortiti. Nel frattempo chiedo a Ray Gange di potermi fare una foto con lui, poi ci scambio anche due chiacchiere. Super tranquillo e alla mano. Mi accoglie con un "nice Fred Perry shirt", in quanto avevo la Fred Perry, poi tra le altre cose gli chiedo "Che squadra tifano/tifavano i Clash?" e lui "Joe Strummer Chelsea, Mick Jones Queen's Park Rangers", mentre lui è del Chelsea. Poi dentro al locale esco fuori con un:"What you drink Ray? Marky Ramone pays for everybody!". I gruppi spalla manco suonano a causa di un soundcheck eterno per problemi del fonico. Verso le 22.00 tutto è pronto dentro la discoteca per la festina di Marky, Ringo di Virgin Radio prende il microfono e presenta il tutto, poi parla anche Marky, solite frasi di rito, taglio della torta e foto con tutti. Il concerto non è male, me lo vedo da di fianco al palco (posizione vip!) con (ancora) beveraggi gratis..mi sdebito offrendone un paio ad un amico che non vi aveva accesso. Avevo visto Marky Ramone con Graves (ex Misfits) alla voce un paio di anni fa, e Graves mi aveva fatto un'impressione pietosa, cantavo meglio io se mi chiamavano porca puttana. Almeno venerdì ha fatto il suo, un po' meglio della volta precedente, canzoni in fila e poche parole. Così si fa. Finisce il concerto e subito Ray Gange in consolle da inizio al suo dj set: abbastanza classico direi, a parte "American Idiot" che non me la sarei mai aspettata e che della quale si poteva benissimo fare a meno, il buon Ray caccia classici dei Clash, Stiff Little Fingers, X Ray Spex, Undertones, Ruts, Ballroom Blitz dei Sweet e "20th century Boy" di T Rex. Un'oretta di dj set e finisce tutto, si torna a casa.

sabato 9 luglio 2011

TV SMITH + DAVE RAVE @ SOCOROCK


Era da un bel pò di tempo che non mi vedevo un concerto figo, con un gruppo che piace a me e di cui so le canzoni.
L'ultimo è stato quello degli Statuto, ma eravamo ancora a Novembre 2010.
Cazzo, un eternità.
Troppo tempo.
Così non mi lascio sfuggire l'occasione di beccarmi Tv Smith, storica voce degli Adverts, una band che sul '77 inglese ha lasciato un impronta importante e una serie di inni considerevoli, praticamente tutto il primo album "Crossing the Red Sea".
Punk rock teso, puro.
Prima di Tv Smith suona Dave Rave, ex Teenage Haed, e fa un gran show, con ottime canzoni melodiche, power pop, r'n'r basilare, divertimento e due signore di 60 anni che ballano tanto la musica è di facile presa.
Lui si diverte, la gente pure, e tutti contenti.
Poi sale sul palco Tv Smith con canottiera a righe e jeans pitturati con alcune macchie bianche, accompagnato dai bolognesi Valentines come backing band.
Parte con "No time to be 21" e il suono e l'esecuzione sono grandiosi.
Piano piano esegue tutti i brani più famosi, inframezzando con qualche pezzo solista, alcuni dei quali mi sono rimasti in testa.
Mentre guardo il concerto mi viene in mente quello che Jon Savage dice sugli Adverts nel suo libro "England's Dreaming"...fa capire che sono stati una band importante, con canzoni comunicativamente potenti, istantanee dal 1977 made in London.
Gran bella serata!

martedì 5 luglio 2011

SOLO PER LA MAGLIA


Aristoteles, indimenticato bomber della Longobarda.

PURPLE HEARTS - MOD SINGLES COLLECTION


Gran bella raccolta dei lati A e B di tutti i singoli pubblicati dagli ottimi Purple Hearts, band londinese tra gli attori principali del mod'79.
In realtà si tratta perlopiù di punk rock melodico in stile Buzzcocks/Undertones, soprattutto nei primi singolini, poi altre influenze presero il sopravvento.
"Jimmy" è un inno, "My Life's a Jigsaw" sarebbe stata per due mesi al primo posto in classifica in un mondo giusto.
L'influenza dei Beatles è palese in "I'll Make You Mine".
Sicuramente tra i più grandi del '79.