venerdì 27 aprile 2012

SANTO NIENTE @ TRATTORIA ALTROQUANDO - ZERO BRANCO (TV) - 24/04/2012


Non mi capita poi così molto spesso di assistere a concerti di band che conosco poco.
Però, martedi, avevo comunque voglia di farmi 30 km all'andata ed altrettanti al ritorno per assistere sotto ad un tendone insieme ad altre 50 persone al concerto dei Santo Niente.
C'ero già stato alla Trattoria Altroquando ad inizio aprile per i Diaframma e proprio quel giorno notai da qualche parte che il 24 aprile sarebbe stata la volta dei Santo Niente.
Non mi sono preparato a questo concerto: di loro conoscevo solo "Elvira", probabilmente il loro pezzo più famoso, tralaltro scoperto in un modo particolarmente curioso.
Diversi anni fa, presso le bancarelle che popolano il festival estivo di radio Sherwood, c'era (ma dovrebbe esserci ancora) una bancarella che vendeva praticamente solo cassette e cd bootleg.
Comprai un bootleg dei Sex Pistols, una mezza ciofeca (solo "Schools are prisons" meritava davvero li dentro), però alla fine della cassetta era presente questo brano.
Mi piacque subito.
Non la pensava così l'amico che guidava la macchina con cui andai (insieme ad altri amici) in Svizzera proprio quell'estate; senza mezze parole disse "Adesso basta ascoltare questa merda!".
Mi dispiacque che non apprezzasse quella canzone di un gruppo a me sconosciuto.
Mi informai e venni a sapere che erano i Santo Niente.
Bene, dissi, li ascolterò.
Il caso vuole che nei successivi anni non mi sono mai adoperato per ascoltarli.
Ma non chiedetemi perchè: probabilmente, dovendo selezionare i miei ascolti, non li ho mai presi in considerazione.
Comunque i fatti parlano chiaro: martedi 24 aprile vado a vederli alla Trattoria Altroquando di Zero Branco.
Sono in quattro e suonano un set che dura un'oretta.
I suoni sono quelli dell'alternative rock degli anni '90 (Nirvana, Sonic Youth, Jane's Addiction), ma io sono abbastanza ignorante in materia.
Però mi sono piaciuti comunque: non tutte le canzoni, però cinque/sei si.
Soprattutto, come verrò a sapere più tradi cercando i titoli, una segnalazione speciale se la beccano "E'Aria" e "Storia Breve", oltre alla clamorosa "Elvira" posta tatticamente come ultima canzone.

martedì 17 aprile 2012

OFFLAGA DISCO PAX @ NEW AGE CLUB - RONCADE (TV) - 13/04/2012


La prima considerazione che mi viene da fare è che cinque/sei anni fa, per chi come me abita nell'Alta Padovana terra di mezzo tra Bassano, Vicenza,Castelfranco Veneto e Padova, quando si guardavano le date dei gruppi in tour si sperava che passassero alla Gabbia di Bassano del Grappa (l'ultimo periodo spostata a San Giorgio in Bosco a 1 km da casa mia), oppure anche a Vicenza, dove c'era una bella scena di locali con il Capannone Sociale e il Sabotage.
A Bassano inoltre capitava di farsi qualche bella serata allo Shindy.
Ora invece si spera che passino almeno al New Age, a 60 km di distanza!
Ovvio che questo è sintomatico del periodo che stiamo attraversando, con i locali che ho citato prima che hanno chiuso quasi tutti o sono passati ad altro (vedi Shindy).
Ad ogni modo il New Age è un bel club, curato e con le carte in regola per passare una serata apposto.
Prima degli Offlaga Disco Pax sale sul palco, alle 22.30 spaccate, Bologna Violenta.
Ho letto di lui mesi fa e tutto sommato non mi dispiace vederlo, così, per farmi un idea.
Siamo davanti ad una "cosa" decisamente strana e particolare: lui è da solo sul palco e suona la chitarra, sotto ci sono delle basi sia strumentali che potenziano la parte sonora, sia parlate, con frasi in italiano blasfeme.
Suona trequarti d'ora, e pur non essendo propriamente la mia tazza di tè, resisto stoicamente tutto lo show.
Boh, sarà che mi metto in testa di essere all'Hacienda di Manchester e così tutto mi sembra bello.
Alle 23.30 salgono sul palco i tre reggiani.
Del loro nuovo album ho già scritto da qualche parte: mi piace.
Loro li seguo praticamente da quando sono usciti la prima volta, mi ricordo che il mio compagno di classe Luca Saggin me li fece ascoltare appena uscì il loro album di debutto.
Era una cosa nuova per le mie orecchie saturate di punk rock.
Mi presero subito ed andai a vederli in concerto un paio di volte.
Mi piaceva degli Offlaga, e mi piace tuttora, il fatto che la loro provenienza entri in maniera decisiva nel loro microcosmo musicale.
Reggio Emilia riveste un'importanza fondamentale nel contesto degli Offlaga Disco Pax.
Ci sono gruppi con la bandana in testa e i capelli lunghi, che fanno gli emuli dei Guns'n'Roses e poi scopri che sono da Pozzetto.
Ma per piacere!
Partono con Palazzo Masdoni, canzone d'apertura del loro nuovo album, e poi via via elargiscono un'ora e mezza di spettacolo abbastanza "ipnotizzante".
Come mi capitava anche le altre volte che ho avuto il piacere di vederli, per la durata del concerto tendi molto a concentrarti sui singoli aspetti che compongono il loro set.
Suoni, parole, scenografia, particolari.
Due piccole televisioni sono poste ai lati del palco, oltre al maxischermo alle spalle del gruppo.
Per tutta la durata del concerto trasmettono delle onde di trasmissione colorate, il che va sicuramente ad aggiungere un tassello al già alto livello di concentrazione verso il palco.
Creare atmosfera, creare una sorta di rituale.
Quest'ultimo concetto mi è abbastanza chiaro quando Collini alza un libro della storia della Reggiana come fosse un libro sacro.
In certi momenti sembra davvero di assistere ad una funzione religiosa.
Poche parole e molta attenzione.
Anzi, di solito in Chiesa c'è anche meno attenzione che non venerdi sera.

martedì 10 aprile 2012

DIAFRAMMA @ MAXIMUM FESTIVAL - ZERO BRANCO (TV) - 07/04/2012


Sabato 7 Aprile 2012, il sabato prima di Pasqua.
Mi piace Pasqua e la sua immagine da me idealizzata di campi verdi, uova di gallina e clima mite.
Sabato 7 Aprile però piove e tira vento, dopo mesi di siccità veneta.
Io al sabato lavoro fino alle 21 e 30.
Quindi, come da programma, alle 21 e 30 stacco e mi fiondo a casa, mangio e alle 22.15 sono già in auto pronto ad un'oretta di viaggio per raggiungere Zero Branco.
La location del concerto la raggiungo dopo essermi perso ed aver avuto la fortuna di chiedere ragguagli ad un ragazzo del posto casualmente incontrato lungo la strada.
La Trattoria Altroquando è in mezzo al nulla, non certo lungo la via principale.
Pago i miei 10 euro di ingresso e dopo un'occhiata all'ambiente vado a prendermi una birra media.
Sono da solo, e spero che i Diaframma inizino presto, altrimenti non saprei come far trascorrere un ora in solitaria se non bevendo e fumando.
Per fortuna 15 minuti dopo il mio arrivo i tre cominciano a prendere possesso del palco.
Avevo già visto i Diaframma nel 2008, tra l'altro sempre nella zona in cui suonano stasera, e la performance non mi era dispiaciuta; ero rimasto sorpreso in negativo da quanto poco centrassero il batterista con capelli lunghi e barba e il bassista.
Oggi invece di loro me ne frego e mi concentro quasi esclusivamente su Federico Fiumani.
Lui è i Diaframma, tanto vale concentrarsi solo su di lui.
Harrington e t-shirt nera per Fiumani e si parte subito con una tripletta iniziale che lascia poco scampo: Siberia (suonata davvero bene) - Gennaio (probabilmente la mia preferita dei Diaframma) - L'Odore delle Rose.
Mentre è gia partito con quest'ultima, Fiumani si ferma facendo notare al fonico un rumore, una sorta di rimbombo.
Pubblico che rimane sorpreso per l'interruzione e dopo si riparte.
Attitudine punk ed amatorialità artigianale.
Il concerto prosegue per circa un ora di repertorio, toccando praticamente tutti i punti salienti della produzione targata Diaframma.
Del nuovo album, che ho già avuto modo di ascoltare in internet, e che acquisterò al termine del concerto, vengono proposte: Vivo Così, Madre Superiora e Carta Carbone.
Mi piace molto il nuovo album, canzoni scritte bene, melodiche, con strofe e ritornelli al posto giusto, lunghezza giusta.
Il concerto termina e mi incammino a piedi lungo una strada di campagna mentre piove, fermandomi lungo il fosso per una pisciatina, prima di fare circa 20 km senza incrociare una macchina.

SOLO PER LA MAGLIA


Fabio Capello, Spal, 1966-67