martedì 4 agosto 2015

PETER HOOK @ FIERA DELLA MUSICA - AZZANO DECIMO (PN) - 01/08/2015




La Fiera della Musica di Azzano Decimo (Pn) si conferma uno degli appuntamenti più interessanti dell'estate a nord-est, con nomi di qualità e una buona organizzazione generale.
L'anno scorso partecipai alla seratona “Manchester” con leggende del calibro di Buzzcocks/Fall/Inspiral Carpets, quest'anno una sorta di continuità è garantita dalla serata che vede protagonista Peter Hook, bassista in due tra le più importanti bands non solo di Manchester ma della storia della musica stessa: Joy Division e New Order.
Da qualche anno ha lasciato quest'ultimi per intraprendere il progetto “Peter Hook & The Light”, con cui sostanzialmente porta in giro una celebrazione di sé stesso e della musica da lui suonata dal 1976 in avanti.
Piove, ma la band non fa una grinza e sale sul palco, e anzi il fattore pioggia si rivelerà un alleato per la buona riuscita del concerto; si dice che a Manchester piova sempre, che la musica dei Joy Division è grigia come è grigio il tempo lassù, e allora comprendo che è questa la situazione ideale per godersi appieno lo spettacolo.
La scaletta risulterà composta da 1/3 New Order e 2/3 Joy Division.
“Love Vigilantes” fa un effetto strano con il vocione di Peter Hook: sembra che a cantarla ci sia un gruppo Oi/punk rock inglese, con il ritornello “I want to see my family, my wife and child waiting for me” che sembra confermare questo mio curioso collegamento.
“Age Of Consent”, la dance di “Bizarre love Triangle”, “True Faith” mi fanno capire che stasera il buon Pete non vuole risparmiarsi e vuole regalarci tutti i grandi classici senza dimenticarsene nessuno.
Pezzi da novanta come “Temptation” e “Blue Monday” sparate in rapida successione, a neanche mezzora dall'inizio del set, oltre a farti godere e muovere da solo sotto l'ombrello, ti fanno salire il dubbio se per caso c'è la volontà di chiudere presto la scaletta visto che la pioggia ha ora aumentato la propria intensità.
Invece no, si tratta solo della prima parte dedicata ai New Order, quaranta minuti praticamente perfetti, e adesso sotto con i Joy Division.
Ci sono tutte, “No Love Lost”, “Isolation”, “Disorder”, “She's lost Control”: la nascita e il vertice stesso del post punk, chitarre angolari, batteria circolare, Peter Hook che suona praticamente solo le note alte del basso: la spazialità del suono, concetto caro a Martin Hannett, geniale produttore dei due album Joy Division.
Un'intensità che non ti aspetteresti di ritrovare intatta visto che qua c'è solo Peter Hook, non c'è la band originale, eppure te la ritrovi e non ti resta altro che immergerti dentro.
“Ceremony”, Transmission” e “Love Will Tear us Apart” sono il sigillo finale (e che sigillo!) a questa splendida serata cupa e piovosa accompagnata dalle migliori canzoni possibili immaginabili.