lunedì 28 febbraio 2011

QUANDO IL MILAN ERA UN PICCOLO DIAVOLO


Gli anni di Antonelli e Buriani, dello squalo Joe Jordan,del passaggio di Collovati all'Inter e della vittoria della Mitropa Cup con, nello sfondo, le due retrocessioni in Serie B maturate a tavolino (al termine della stagione 79/80) e sul campo (81/82).
Eccezziunale Veramente in Curva Sud con immagini prese dalla stagione 81/82.
Inutile dire che pur non avendo vissuto direttamente quegli anni per motivi anagrafici mi sento (da sempre) comunque molto legato e affascinato da quel periodo di storia rossonera.
Sarà stato il ritiro ad Asiago (non distante da casa mia), sarà che ho una certa predilizione per i periodi grigi, sarà che ho l'album Panini 1982/83 con il Milan in Serie B, e sarà che negli anni '80 i rossoneri passarono da queste situazioni al tetto del mondo nel volgere di una decina d'anni.
Mi piace perchè rappresenta uno squarcio di puro realismo (Milanello che nella gestione Farina veniva affittato per matrimoni) prima dell'arrivo del professionalismo totale portato da Berlusconi che, comunque, ha portato ad ottimi risultati e grandi gioie per tutti i tifosi rossoneri.
Di seguito un ottimo pensiero tratto dal blog della Banda Casciavit:
http://bandacasciavit.splinder.com/post/20871675/quando-il-milan-era-un-piccolo-diavolo

mercoledì 16 febbraio 2011

MILAN - TOTTHENAM



Ieri sera sono andato a San Siro per Milan - Totthenam.
E' sempre un evento quando ci vado, vuoi perchè è una cosa che faccio solo una/due volte all'anno (distanza, spese), vuoi perchè lo stadio veramente mi suscita emozione.
Per arrivare ci imbottigliamo nel traffico più pazzo di Milano, un'ora per fare tre chilometri.
Una volta arrivati e in procinto di dirigersi verso l'entrata un blu mi fà: "Totthenam?"..forse ero anche troppo casual.
Fuori è pieno di inglesi che cantano "When the Saints Go Marching In", il loro inno, li sentirò fare solo quel coro per novanta minuti.
Mi dirigo verso la Sud, entro e comincio a fare i mille scalini che mi conducono al terzo anello.
Devo dire che pensavo peggio, in realtà si vede bene e hai un colpo d'occhio fantastico su tutto lo stadio che ieri era pieno.
La Sud è in gran forma, fa una coreografia che io ovviamente non vedo, vedo solo quella della Nord organizzata da "Alternativa Rossonera" che sinceramente mi sembra riuscita a metà.
Megafoni, tamburi, bandiere: la Sud in gran spolvero.
Vicino al mio posto fumano canne tutti.
Curioso che dal terzo anello vedi anche fuori dallo stadio, guardando verso la tribuna Est che non ha il terzo anello.
La partita va come sapete, un Milan spento si fà punire sul finale da Crouch.
Totthenam che nel secondo tempo non ha fatto nulla oltre al goal, ma Milan che nel primo tempo non ha fatto nulla.
Gattuso attacca rissa con Jordan, ex Milan dei primi anni '80; Jordan non l'ho mai visto giocare per questioni anagrafiche però lo rispetto, è pur sempre un rossonero: "Shark bite again for us".
All'uscita resto un pò a guardare i dintorni di San Siro, il baretto sotto la Nord, le case vicino chiedendomi come dev'essere vivere là.
Lo stadio migliore d'Italia e tra i primi posti al Mondo.

martedì 15 febbraio 2011

BRIT POP



Un parere personale sulle band che fecero parte di quella situazione:

Stone Roses: una band apripista, a fine anni '80 buttano fuori un album della madonna con melodie supreme, non ripetendosi con il secondo.Grandi.

Happy Mondays: più impegnati nel versante mix rock/ritmi dance rispetto agli Stone Roses, grandi canzoni, "madchester" è qui.

Charlatans: mi piace solo qualcosa, a prendere spunto dagli Stone Roses si rischia di non raggiungere il modello d'esempio.

La's - tra i padrini, un solo album all'attivo pieno di felici intuizioni. Melodia che guarda alla lezione del beat e la filtra con personalità.

Blur: varie fasi all'interno della loro carriera, il culmine con "Parklife", straordinario esempio di come scrivere eccellenti pop songs.

Oasis: primi due album micidiali, poi qualcosa in meno, ma i primi due bastano e avanzano.

Boo Radleys: alcune gustose hit brit.pop, melodiche e anni '90.

Ocean Colour Scene: non male nel complesso, non tutto è da salvare ma qualcosa è davvero buono.

Cast: sottovalutato il primo album che invece è bello dall'inizio alla fine.Poi si sono persi.

Bluetones: eccelenti i primi singoli, l'essenza del suono Brit.

Supergrass: un pò sopravvalutati secondo me, mi piace "Alright" e il resto poco niente.

Pulp - quando si parla di loro saltano fuori sempre due canzoni: Common People e Disco 2000. Anch'io mi accodo alla massa.

Elastica : ascoltati poco, niente di trascendentale.

Echobelly: alcune hit davvero memorabili come Great Things e King of The Kerb

giovedì 27 gennaio 2011

MOD VITA PULITA IN CIRCOSTANZE DIFFICILI


La bibliografia Mod Italiana e sulle sottoculture in generale si arricchisce di un nuovo capitolo: l'ottimo libro scritto dall'inglese Terry Rawlings e tradotto sotto la supervisione di Luca Frazzi.
E' un libro, a mio parere, adatto a coloro che già si interessano della questione e ne sanno qualcosa, non molto per nuovi adepti.
Ad esempio quando si parla della scena beat r'n'b dei medi anni '60, quella di Who, Small Faces e Creation, lo si fa scandagliando i particolari piuttosto che offrire una panoramica trita e ritrita su chi erano, cosa facevano e che canzoni suonavano.
Questo lo devi già sapere, l'autore ovviamente lo da per scontato com'è giusto che sia.
Le foto costituiscono il punto di forza del libro, spesso grandi una pagina e a colori.
Se posso muovere una critica al traduttore e al supervisore Luca Frazzi ci sono dei titoli di capitoli che non andavano tradotti in italiano; ad esempio il capitolo tradotto con il titolo "Manca Qualcosa" in inglese si dice "Something's Missing" che è il titolo di un gran pezzo dei Chords, mod'79 band.
"Nuova Direzione" in inglese diventa "New Direction" che è una delle frasi del movimento.
Ad ogni modo il libro è eccellente.
Bella anche la parte aggiunta da Frazzi sul Modernismo Italiano come ultimo capitolo.
25.00 Euro spesi bene!

COPPA ITALIA


Quest'anno è tornata di gran moda e la cosa mi fa piacere.
Una nuova formula con scontri diretti, partite tiratissime già nei quarti di finale.
In Inghilterra l'Fa Cup è rispettata e considerata.
Positivo che anche la Coppa Italia, dopo anni di vacche magre con poco interesse, la solita finale per anni e il disinteresse generale,stia tornando una coppa d'impatto.