giovedì 26 maggio 2011
GAZNEVADA
"Che gruppo che c'era in Italia!".
E' questo quello che penso sempre quando mi ascolto Sick Soundtrack dei Gaznevada, bolognesi, in attività dalla fine degli anni '70 fino alla fine degli '80.
Un concentarto pauroso e tuttora innovativo e moderno di punk, new wave, elettronica.
Oscuri, profondi, tesi.
Testi in inglese, tiro e visione che non avrebbero di certo sfigurato in contesti musicali più fertili che non l'Italia.
Partiti come Centro d'Urlo Metropolitano,cambiano nome in Gaznevada nel 1977 e danno alle stampe la cassetta omonima, punk settantasettino sboccato e crudo cantato in italiano, sullo stile di "Eptadone" degli Skiantos per intenderci.
Poi però nel 1980 e nel 1981 buttano fuori il singolino "NevadaGaz", l'album "Sick Soundtrack" e il mini lp "Dressed to Kill".
Secondo me, tutti capolavori come sopra riportato.
Alla fine la band decide probabilmente di cercare di monetizzare affidandosi ad un elettro.pop ascoltabile ma sicuramente meno d'impatto rispetto al biennio sacro 1980/1981.
"Cazzo, che gruppo che c'era in Italia".
lunedì 16 maggio 2011
domenica 15 maggio 2011
NICK HORNBY
Il primo libro che lessi di Nick Hornby fu "Febbre a 90".
Parla di calcio e di vita e fu una gran bella lettura.
Quindi passai ad "Alta Fedeltà", unanimamente riconosciuto come il capolavoro dello scrittore inglese e in effetti è così.
Tralaltro anche il film se la cava bene.
Quindi presi "Non Buttiamoci Giù": abbastanza lungo, sarebbe stato bene con trenta/quaranta pagine in meno, molto lenta come storia, una trama abbastanza riuscita ma uno sviluppo veramente troppo lungo.
Tentai con "Un Ragazzo" ma non lo apprezzai come i primi due, peccato.
Forse non mi appassionai troppo alla storia, ci sta anche questo nel lettore.
Il libro te lo leggi, è scritto bene, etc etc però forse manca quel qualcosa in più.
Come ultimo libro ho letto "Il Mio Anno Preferito" raccolta di racconti legati al calcio scritti da diversi autori.
Devo dire che quello di Nick Hornby si distingue in positivo, anzi emerge rispetto agli altri, sia per la trama, sia per lo stile narrativo.
Ora leggerò "Tutta un'altra Musica" e magari, piano piano, anche gli altri.
sabato 14 maggio 2011
MERY PER SEMPRE - RAGAZZI FUORI
Palermo 1989 e 1990 , ragazzi di strada e ragazzi di vita, tra carcere minorile, difficoltà di inserimento lavorativo, miseria, strada, analfabetismo, poche opportunità e vita reale.
Due film indispensabili firmati Marco Risi.
Puro realismo con attori prelevati dalla strada (tranne Amendola, Placido e Sperandeo in "Mery Per Sempre").
Inquietante la maledizione che colpì la maggior parte dei protagonisti di "Ragazzi Fuori".
Imprescindibili.
"Ragazzi fuori come King Kong.."
martedì 3 maggio 2011
DOMANI MI SPOSO
Parto dalla premessa che io adoro Jerry Calà.
I suoi film me li gusto tutti, ovviamente in larga maggioranza quelli degli anni '80, visto che è stato il suo periodo di massimo splendore.
"Domani mi Sposo" non sfugge ala regola, me lo sono goduto dal primo all'ultimo, una cartolina dal 1984.
Bella la scelta delle location, Mantova, Valeggio sul Mincio, Bussolengo (anche se forse solo nominata più che reale) e Verona.
Guido Nicheli, Claudio Bisio (praticamente al suo esordio), Milly Carlucci, Isabella Ferrari, Enrico Papa in veste di socio in affari di Jerry.
Bella la scena in cui Jerry (Arturo) si dirige con i suoi amici a Campobasso in treno per vedere il Mantova.
"Campobasso Campobasso vaffanculo".
La trama? molto semplice.
Arturo si deve sposare e il giorno prima deve fare i conti con alcune disavventure, tutte da seguire.
Cercatelo.
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