mercoledì 28 ottobre 2020

MACNO

Erano passate da poco le 19.00, Natale del 2021 si stava avvicinando. Luca aveva deciso di passare qualche ora al pub come ai vecchi tempi, ogni tanto gli tornava in mente i viaggi a Londra fatti in epoca di pace, prima che fossero vietati dal dpcm d'urgenza del novembre 2020. Nell'arco di due anni il mondo era cambiato, per lui e alcuni suoi amici però non era stata certo una sorpresa: certe criticità del sistema venivano discusse e analizzate anche prima del fatidico 2020, era gente abituata a parlarsi, gli piaceva il confronto umano. Credevano fosse la maniera corretta per approcciarsi alla vita. "Vivere è partecipare" sosteneva Gramsci. Poi però molti avevano preferito tirare i remi in barca, adeguarsi a qualche pensiero ritrito, porsi delle domande non era più consentito. La vita e la musica però gli avevano insegnato quello: i Clash, Paul Weller, la strada stessa. Tieni il cervello in movimento. E' una di questione di rispetto per se stessi e di orgoglio. Non è che adesso poteva dimenticarselo così.

Alle 20.00 si ritrovarono in strada dopo un tot di pinte, il Dpcm prevedeva la chiusura obbligatoria dei locali alle 19.50. Al capo del governo Macno non piaceva la parola coprifuoco, era contro i principi tecnocratici a cui si ispirava il suo partito, i cittadini andavano educati con carota e bastone e la parola coprifuoco evocava cupi scenari. Meglio smentirla a parole ed attuarla nei fatti. Infatti alle 20.10 i falchi del servizio d'ordine cittadino iniziarono il loro giro di perlustrazione: Luca si accorse di non avere più con se la mascherina, crimine che oramai veniva punito con la reclusione come da dpcm di marzo 2021. Trovandosi scoperto iniziò a correre per le stradine del centro che conosceva a memoria, lì ad esempio, su quei scalini era dove aveva baciato la sua prima ragazza nell'estate di vent'anni prima; lei ora era sposata con prole a carico. Abitando però fuori dalla cinta muraria del centro storico c'era da passare l'avamposto di Porta Grappa, impossibile senza documento e mascherina, almeno fino al mattino seguente quando ricominciava una specie di tran tran quotidiano in apparenza libero e che per tanti assomigliava alla vita pre Covid. Tutto questo fino alle 20.00, ovviamente. Chi restava intrappolato per qualche motivo all'interno del centro storico poteva finire male, multe salate o, nei casi peggiori (l'assenza di mascherina) la giusta detenzione carceraria. Macno era intransigente su questo punto, non ammetteva deroghe. I caciaroni leader dell'opposizione non potevano competere con il rigore morale di Macno e dei suoi ministri. Un ideologia che aveva pervaso ogni aspetto della vita quotidiana: era partita con battaglie di retroguardia contro lo spicciolo consumismo dei regali di Natale, oppure con il divieto di gettare mozziconi per terra, e poi piano piano aveva preso terreno totalizzante. L'appoggio del comitato scientifico garantiva rispettabilità al credo. Le Chiese erano il prossimo step nel mirino, aperte non più di un giorno alla settimana con un tot di posti per la funzione della domenica. Il nuovo credo non voleva avere ingombranti rivali... 

 

venerdì 9 ottobre 2020

THE MANGES - PUNK ROCK ADDIO



"Punk Rock Addio" è una specie di saga nera su eroi finiti, tossici, solitari, gente problematica, sottoculture. Qualcuno diceva "essential punk for dark times": ecco, direi che la definizione calza. 

E' un disco che di questi tempi suona particolarmente bene, soprattutto a causa del periodo storico oggettivo in corso: dirò di più, sembrerebbe scritto appositamente a colonna sonora del periodo stesso, nonostante fosse già stato registrato a marzo.

Il suono che lo sostiene è punk rock Ramones / Riverdales al 100%, tranne "Tootsie Rolls" che è in stile Giuda, credo un divertissement, non so se magari indotto dal fatto che l'album sia stato registrato dal loro chitarrista, Moretti.

"Paninaro" è un bignami pop subculturale, "Ice Capades" era come come volevo chiamare la mia band, "Chinese Dragons" è Dee Dee Ramone 1991 New York, fuori dal gruppo e a spasso per New York.

E' un disco breve, finisce in fretta e ne vorresti ancora, che poi è un po' quell'effetto che danno i Ramones.

Molto bella la confezione digipack, il booklet, i disegni: un lavoro che esprime cura e passione do it yourself. 

martedì 30 giugno 2020

TREVISO 1980 - PRIMO FESTIVAL NAZIONALE DI PUNK E NEW WAVE




Il 23 febbraio 1980 si tenne a Treviso, presso la chiesa sconsacrata di San Teonisto (in pieno centro), il "Primo festival nazionale di Punk e New Wave".
Rappresentanza milanese con X Rated (presenti poi nella storica compilation Gathered nel 1982) e Jumpers, oltre alle non accreditate (nel volantino) Clito, abbastanza famosa female band che comparì pure nel film di Fellini "La città delle donne".
Total Crash da Savona, citati dai Klasse Kriminale in un pezzo del recente album intitolato "Prole Rock": "Scritte sui muri Si Total Crash - No PCI".
Gran bel contingente dalla vicina Pordenone Great Complotto (Sexy Angels, Fhetolds, 0001 Cancer, Mess, Waaalt Disney, Andy Warhol Banana).
Treviso partecipava con i locali Borstal e Metallic Overdrive.
Band sconosciute, per quanto mi riguarda, XYX da Padova e Scontro Frontale da Verona.
La foto scattata quel giorno dei quattro ragazzi punk veronesi, una delle istantanee definitive del periodo, fu poi usata nella copertina del libricino dedicato alla prima ondata punk tricolore allegato alla rivista Rumore una quindicina di anni fa. Erano forse loro gli Scontro Frontale?
Sull'ottimo sito "La prugna elettrica", dedicato al punk veronese, si legge: "Alcuni gruppi arrivarono vestiti in borghese, si infilarono nel cesso e uscirono tutti bardati...non faccio i nomi tranquilli!"

sabato 6 giugno 2020

MODENA 2004 / PAOLINO PAPERINO BAND REUNION


A maggio 2004 venne fuori, non ricordo come, forse su qualche sito che guardavamo durante l'ora di informatica a scuola, che sabato 5 giugno 2004 ci sarebbe stata la reunion della Paolino Paperino Band a Modena, in un corteo itinerante per le strade della città a sostegno del Centro Sociale Libera.
Io e il mio compagno di classe Baron decidemmo di andarci: c'era anche un numero telefonico da chiamare per info, cosa che feci dal telefono fisso situato nella camera dei miei. Mi rispose Jana, il cantante, con cui restai al telefono per una buona mezz'ora, parlando di tutto quello che mi veniva in mente, una sorta di intervista.
Sabato 5 prendemmo il bus fino a Padova e da lì il treno fino a Modena (con cambio a Bologna).
Sbagliammo vagone, o forse sbagliammo proprio treno, e ci facemmo tutto il viaggio chiusi in bagno per paura di prendere la multa. 
Arrivammo a Modena sul luogo concordato da dove sarebbe partito il corteo, c'era parecchia gente, credo fossimo un migliaio di persone arrivate da tutta Italia.
Il gruppo era sopra un camioncino, ci mettemmo in prima fila e da lì partimmo per il corteo per le strade di Modena: la prima canzone che la PPB suonò fu "La Mela".
A circa metà concerto dissi a Jana: "Sono quello che ti ha chiamato in settimana da Padova", allora lui fece "Questo pezzo è dedicato ai ragazzi di Padova", ma non ricordo quale fosse.
Passammo per la piazza di Modena proprio mentre il gruppo stava suonando "Porno Tu", la gente ci guardava stranita, la Polizia pure.
Il concerto fu spettacolare, il crossover punk/hardcore/ska che ascoltavamo su Pislas ora lo sentivamo dal vivo, un gran pomeriggio. Ci scattarono una foto, io sono quello con lo zaino del Gabibbo pieno di birre sulla sinistra. Tornando verso la stazione facemmo due parole con uno skin di Bologna, ci disse che non ascoltava più i Queers da quando avevano fatto una canzone contro gli skins ("Little rich working class Oi boy").
Il ritorno fu tranquillo, alla stazione a Padova venne a prenderemi mio padre, poi alla sera a Fontaniva mostravo orgoglioso agli amici la scaletta del concerto che Jana mi aveva regalato.

giovedì 14 maggio 2020

KLASSE KRIMINALE - VICO DEI RAGAZZI



Dei Klasse Kriminale mi piace una certa modernità linguistica, testi flash per immagini mentali, una formula ben presente nel rap, raccontare per metafore, parlare di situazioni ultrapersonali (con tanto di nomi di amici, situazioni locali) che però diventano in qualche modo universali.
Questo è un punto che mi piace: è poesia di strada. Sotto c'è una base tra punk'n'roll e glam boot boys velocizzato, un genere che ha ripreso vigore in certi ambienti sottoculturali dopo l'exploit dei Giuda, maggiormente legati alla versione original di quel suono.
Un mix che, secondo me, li colloca su una buona posizione nella pretesa retorica di essere la voce dei ragazzi. Ovvio che solo una piccolissima parte dei ragazzi di adesso si avvicineranno forse a questo disco, ma la formula ci sarebbe, eccome. Mi piace battere il tasto sul discorso dei testi, in alcuni casi strepitosi: associazioni mentali tipo "Fratelli Gilli sul palco coi Ramones", "Franchino andò a Reading coi ragazzi" in "Prole Rock", oppure "Fabio dei Dalton ieri mi ha detto non ci pensare scrivi un pezzo su questo": roba del genere credo possa uscire solo dai Klasse Kriminale.

WORKING CLASS


È venerdì! Dai facciamo due macchinate, prendiamo e andiamo a vedere gli Statuto, ci si aggrappa alle certezze nei momenti duri, al tradizionale, le canzoni le sappiamo tutte, balleremo (oddio..) e faremo gesti scemi e nel frattempo avremo già bevuto settordici birre sgasate, tanto poi non guida nessuno per tornare, chiudiamo noi il locale come al solito e anche stavolta vedremo sorgere il sole dal parcheggio..

mercoledì 6 maggio 2020

LIAM GALLAGHER MI HA FATTO UNA CASSETTA





Lato A - Soundtracking Isolation
Isolation – John Lennon
Power To The People – John Lennon
Loaded – Primal Scream
Exodus – Bob Marley 
People Help The People – Cherry Ghost
Man Of The World – Peter Green
C’mon People – Richard Ashcroft 
Isn’t It A Pity – George Harrison
Let Me Roll It – Wings

Lato B:  Twitter Fucks
I am the Key - The La's
Mirror Man - Captain Beefheart
Running Away - Bob Marley
I'm Still Waiting - Delroy Wilson
I'd Love You to Want Me - John Holt
You keep me hanging on - Vanilla Fudge
Loose Fit - Happy Mondays 
We're all Crazy Now - Slade