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domenica 2 marzo 2014

STATUTO @ HOME BAR - TREVISO - 28/02/2014



Mio zio m'ha detto che l'Home è un posto per "fighetti che hanno scoperto che gli piacciono gli Acdc e i Pink Floyd" e in effetti la prima impressione che si ha del luogo è simile all'esemplificazione fatta dallo zio.
Ambiente che sembra un Hard Rock Cafe (cosa sicuramente non positiva), bella gente, bei baristi, una specie di controllore all'entrata, tavoli prenotati con seduta gente che sicuramente non vedresti bene ad un concerto degli Statuto: insomma, probabilmente Treviso paga in maniera eccessiva il poco retaggio "underground" della città, visto che durante tutti gli anni '90 e gli anni '00 (tranne poche eccezioni) culturalmente è stata bella che morta.
Colpa dei troppi soldi? Colpa della Lega? Non so, probabilmente tante cose messe assieme, sta di fatto che questo degli Statuto è il primo concerto di sempre che vado a vedere a Treviso città.
Ad ogni modo, l'impressione tendente al negativo che mi faccio dell'Home si stempera man mano che la serata prende piede; i prezzi sono onesti e se consideriamo che l'ingresso era gratuito sono già due punti a favore dell'insieme.
Gli Statuto arrivano sul palco intorno a mezzanotte meno qualcosa e sono in quattro.
Solo una volta mi è capitato di vederli con la formazione estesa ai fiati e direi che fu una bella esibizione, piena, completa, cosa che non sempre ho poi visto con la formazione "elettrica" a quattro elementi.
Ad ogni modo il suono è bello compatto e preciso: partono con "Rabbia e Stile" e via via percorrono i punti salienti di trent'anni di storia, con qualche chicca tipo "Solo Tu" oppure "Sabato sera non è l'unica notte".
Su "Ragazzo Ultrà" ovviamente le facce ultrà presenti in sala (Treviso?) si sentono legittimati a cantare e ballare (il famoso senso di appartenenza), cosa che mi piace davanti al piattume indie che popola il locale.
Non fanno "Ghetto" e "Pazzo", che secondo me un posto in scaletta dovrebbero avercelo sempre.
Gran finale con "Piera" e "Sanremo", due canzoni disimpegnate che divertono i presenti e chiudono questa serata trevigiana.

venerdì 14 febbraio 2014

HANNAH WILLIAMS & THE TASTEMAKERS - FISHMARKET PADOVA - 7/02/2014



Il Fishmarket è un bel locale, quasi in centro a Padova; peccato che all'ingresso un rasta marocchino ti chieda un documento personale per entrare (cosa mai vista ne sentita in dieci anni di concerti).
Ad ogni modo, dato che ormai siamo abituati a fare di si con la testa e ad essere super educati, non si fa neanche più caso se un tizio che non ti sorprenderesti vedere fare un cazzo su un angolo della stazione ti chiede il documento.
Va beh, comunque dentro il locale merita.
Stasera ci sono gli inglesi Hannah Williams and the Tastemakers.
Si parla un gran bene di loro e del loro show di classico soul, quindi mi piazzo in zona strategica di fianco al palco con la schiena posata sul bancone del bar.
Il problema è che ci do un attimo dentro con birra e amari e a un certo punto mi annebbio un po', facendo si che le cose che mi restino in testa del concerto siano:
- la cantante sul palco a piedi nudi
- il fatto che i componenti della band abbiano facce da regolari (nessun problema, anch'io lo sono).
- la durata del concerto, di un'ora e qualche minuto.
Ad un certo punto mi fumerei una sigaretta di mezzo metro.
Comunque a conti fatti una bella serata: bel locale e bel gruppo, anche se non mi è rimasta in testa nessuna canzone, non so se per demeriti personali o del gruppo.

mercoledì 2 ottobre 2013

SELECTER – LABORATORIO CRASH – BOLOGNA – 27/09/2013



Dopo l’ottima esibizione al Festival Onda d’Urto di Brescia, 2012, ricapita l’occasione di godersi i Selecter dal vivo e non me la lascio sfuggire.
Il Laboratorio Crash è un centro occupato che sorge in una zona artigianale della periferia bolognese.
Da una prima occhiata sembra bello ampio, e mentre mi ambiento mi accolgono i New Colour, nuova band bolognese orientata al suono soul/Motown, molto piacevole da ascoltare; il sassofonista, poi, sembra uscito da un raduno mod italiano del ’83, quindi decisamente pollice alto.
Dopo i New Colour tocca ai Radio Babylon, gruppo ska punk maceratese che intrattiene mezzoretta con la loro volenterosa proposta; io però comincio ad accorgermi che il problema del locale è che la gente ci fuma dentro; ok che ci sono le finestre aperte, però, mi accorgerò dopo, questo non basterà per far si che la serata sembri ambientata in un club rock pre- divieto di fumo.
I Selecter comunque salgono sul palco con il centro che è bello costipato: Pauline Black mi sembra in forma, e anche il resto della banda non scherza: tutti eleganti e precisi, come scuola Two Tone insegna.
Partono con “Time Hard” e “They Make me mad”, classiconi legati al periodo iniziale della band.
Dell’ultimo album “String Theory”, uscito quest’anno, propongono live cinque canzoni, che raccolgono la loro sufficienza, anche se mia morosa dice di no.
Nel frattempo un tizio vicino a me si accende un sigaro, che va ad aggiungersi alle cinquecento sigarette già accese in sala: oramai sembra di stare in una camera a gas, ad ogni modo mi entusiasmo se c’è da farlo, tipo quando i Selecter piazzano “Missing Words”, “On my Radio” e “Too Much Pressure”.
Ripenso al festival di Onda d’Urto e concludo che era una lusso vederseli all’aria aperta rispetto a stasera: comunque loro meritano sempre, decisamente all’altezza della situazione con un suono classico che non teme lo scorrere del tempo.


mercoledì 28 marzo 2012

PIZZERIA BELLA NAPOLI - VICENZA

Non male questa pizzeria localizzata nella zona est della città berica.
Il locale si presenta bene con arredamenti in pietra bianca che fanno molto "locale pugliese".
La pizza che ho preso, una salsiccia/radicchio, aveva una forma quasi ovale ed era abbastanza spessa, oserei dire di tipo "Napoli".
Alla mia ragazza invece hanno sbagliato a fare la pizza, però aldilà di questo inconveniente la qualità del locale non mi è dispiaciuta.
Maglie del Vicenza Calcio appese a fianco dei tavoli che costeggiano i muri, così quando è stato il momento di pagare alla cassa ho detto alla commessa: "Eravamo seduti dove c'è la maglia di Dabo".
La mia salsiccia/radicchio veniva 6 euro, però ci sono pizze che costano anche 8 euro: diciamo che nel complesso, ovviamente senza esagerare, per una pizza e una bibita con 10 euro te la cavi.