sabato 30 giugno 2012

THE CLASH - THIS IS DUB CLASH


Questo è un bootleg che andava fatto.
Mi è capitato di farmi la classica compiilation masterizzata da mettere in macchina ed eccedere con in pezzi dei Clash più "melting pot" se mi si passa il termine.
I Clash che andrebbero bene sulla stazione radio del Kebab all'angolo, in un quartiere londinese ad alta maggioranza non - inglese.
Dentro ci sono parecchi pezzi che si potevano già trovare sull'ottima raccola "Super Black Market Clash", e che comprende lati b e rarità della band.
Ai quali vanno aggiunti delle vere e proprie chicche, tipo "The escapedes of Futura dub", la versione dub del pezzo rap nato dalla collaborazione con il graffitaro niuorchese durante il periodo "Radio Clash".
Insomma, qua dentro trovate un'oretta di dub torrido, ideale in estate, in autunno così come in inverno.
Il dub ti ferma, ti costringe a pensare, a mettere in ordine le idee e le cose.
A questo indirizzo ve lo scaricate in cinque minuti:
http://mondo-de-muebles.blogspot.it/2011/01/clash-this-is-dub-clash.html

venerdì 29 giugno 2012

PADRE FIGLIO




Una versione di "Padre Figlio" particolare, visto che i due partecipanti hanno la stessa età.
Loew, tecnico della Germania e Federico Fiumani dei grandi Diaframma.

mercoledì 13 giugno 2012

STEFANO BENNI - IL BAR SOTTO IL MARE


Per il sottoscritto, questo famosissimo libro di Stefano Benni si è rivelata una piacevole lettura.
Non tutti i racconti narrati dai personaggi che l'ospite incontra nel bar sono della stessa caratura: i miei preferiti, se dovessi stilare un fantomatico podio, sono "Oleron" al primo posto (racconto che ti inchioda al libro), seguìto da "Autogrill Horror" al secondo (Vacanze Italiane!) e terzo classificato "Matu Maloa" (brutti ceffi, disciplina e balene innamorate).
Pure "Californian Crawl" è degno di nota; per il resto ci sono buone storie, alcune più riuscite di altre, però nel complesso è una lettura che consiglio e che nel giro di un paio di settimane si riesce tranquillamente a completare.

sabato 9 giugno 2012

PADRE FIGLIO


Il grande Gianmaria Volontè e Luca Baraldi, direttore di qualcosa del Calcio Padova.

domenica 3 giugno 2012

I BEAT MI HANNO FATTO UNA CASSETTA

Ecco la top ten di Ranking Roger, storico frontman dei Beat.
Mix tratto dalla rivista "Smash Hits" del 1980 e che contiene pezzi davvero speciali, in qualche modo un riassunto del suono dei Beat di quegli anni.
I Beat furono sicuramente una delle esperienze più riuscite degli anni immediatamente successivi al punk, con un suono originale di ispirazione ska ma sviluppato in maniera decisamente personale.

mercoledì 30 maggio 2012

CALCIO PADOVA 2011/2012


Arriva l'estate e un'altra stagione calcistica è da archiviare.
Quest'anno ho mancato solamente tre partite casalinghe per motivi non dipesi da me.
A settembre sembrava di avere uno squadrone, che potesse addirittura ammazzare il campionato (cosa, storicamente, non da Padova), poi il lieve calo tardo invernale e la mazzata primaverile hanno fatto si che i playoff non si concretizzassero, quando l'obiettivo sembrava sicuramente alla portata della rosa biancoscudata.
E' stato un anno tranquillo in curva: anche troppo forse.
La stragrande maggioranza delle partite me le sono vissute nella zona acquario in solitaria.
E' stato l'anno della musica a tutto volume sparata prima delle partite: Ligabue, Oasis e altra roba.
Io preferirei roba tranquilla, roba strumentale: forse del jazz per creare un minimo d'atmosfera che vada al di la dei bei faccioni che cantano a memoria Ligabue.
Jazz e annunci pubblicitari.
Certo che abbiamo uno stadio che fa schifo bene: non mi stancherò mai di dire che la prima cosa da fare per il bene del Calcio Padova è sistemare la questione stadio.
Una casa accogliente, a misura d'uomo, a cui si vuole bene.
All'Euganeo, dispiace dirlo, non vuole bene nessuno: c'è un pò d'affetto per tutti i sabati passati in gradinata, ma è un'affetto di serie b.
Un ultima cosa ci tengo a dirla sulla tifoseria in generale: basta tifosotti, basta gente che si avvicina quando le cose vanno bene e poi spariscono, basta critici di prima categoria.
Certo che si può protestare se le cose non vanno bene (come quest'anno) però chi ci tiene al Calcio Padova sa quando è il momento di farlo e sa perchè.
Non abbiamo bisogno di voi.

lunedì 28 maggio 2012

ENRICO BRIZZI - LA VITA QUOTIDIANA A BOLOGNA AI TEMPI DI VASCO


Non avevo mai avuto il piacere di leggere un libro di Enrico Brizzi; detto così, da un ragazzo di 25 anni quale sono, uno può pensare che non abbia neanche mai letto un libro, dato che l'autore in questione è decisamente uno dei più conosciuti in circolazione.
Vero, verissimo: solo che l'epica adolescenziale di cui si faceva portabandiera il suo primo romanzo "Jack Frusciante..", e che a dire il vero avevo avuto modo di giudicare solamente dalla trasposizione cinematografica dello stesso, non mi piaceva molto.
Non mi garbava che un periodo come l'adolescenza venisse rappresentato e conformizzato in libri o film che fossero.
Certi adolescenti cercano di sfuggire dagli schemi, non importa quali essi siano: poi però arriva un libro/film come il primo di Brizzi che parlando di amore, musica ed amicizia cerca di chiudere il cerchio intorno a quel periodo.
Insomma, nella mia tarda adolescenza non mi andava di pensare di vivere dentro ad un film o ad un romanzo.
Ora penso sia diverso: sicuramente è tardi per leggere un romanzo come, appunto, il "Jack Frusciante.." di cui sopra e sentirsene parte, però credo proprio che una lettura da spettatore interessato non mi faccia così male.
Detto questo, il libro che mi appresto a recensire l'ho scovato in biblioteca e su due piedi ho iniziato a leggerlo, trovandolo molto scorrevole ed interessante, tant'è che in cinque giorni l'avevo già ben che completato.
Si tratta di una sorta di autobiografia dello scrittore bolognese, che copre praticamente tutti gli anni '80, i '90 e pure buona parte dei 2000.
Vasco è il pretesto per raccontare qualcos'altro: gli esordi del rocker emiliano coincidono con l'infanzia di Brizzi stesso, inoltre nei primi anni ottanta Vasco Rossi risiedeva a Bologna nello stesso quartiere dello scrittore.
Si stabilisce così una vicinanza affettiva che poi verrà comunque mantenuta nel corso degli anni, nonostante altri interessi (musicali e non) sopraggiunti nella vita dell'autore.
Da notare comunque che tutti i personaggi famosi legati a Bologna ricevono una menzione in questo libro; una città che, tirando le somme, ha prodotto davvero tanta cultura, sotto forma di musica, libri, fumetti e film.
Guccini, Dalla, Morandi, il punk '77 in salsa bolognese e la new wave con l'Italian Records, i fumetti di Andrea Pazienza, Luca Carboni, certo rock alternativo degli anni '90 come i Massimo Volume o i Santo Niente, Cesare Cremonini, il grande regista Pupi Avati, gli scrittori Stefano Benni e Pier Vittorio Tondelli, oltre allo stesso Enrico Brizzi.
Insomma, rispetto per Bologna.