martedì 10 aprile 2012

DIAFRAMMA @ MAXIMUM FESTIVAL - ZERO BRANCO (TV) - 07/04/2012


Sabato 7 Aprile 2012, il sabato prima di Pasqua.
Mi piace Pasqua e la sua immagine da me idealizzata di campi verdi, uova di gallina e clima mite.
Sabato 7 Aprile però piove e tira vento, dopo mesi di siccità veneta.
Io al sabato lavoro fino alle 21 e 30.
Quindi, come da programma, alle 21 e 30 stacco e mi fiondo a casa, mangio e alle 22.15 sono già in auto pronto ad un'oretta di viaggio per raggiungere Zero Branco.
La location del concerto la raggiungo dopo essermi perso ed aver avuto la fortuna di chiedere ragguagli ad un ragazzo del posto casualmente incontrato lungo la strada.
La Trattoria Altroquando è in mezzo al nulla, non certo lungo la via principale.
Pago i miei 10 euro di ingresso e dopo un'occhiata all'ambiente vado a prendermi una birra media.
Sono da solo, e spero che i Diaframma inizino presto, altrimenti non saprei come far trascorrere un ora in solitaria se non bevendo e fumando.
Per fortuna 15 minuti dopo il mio arrivo i tre cominciano a prendere possesso del palco.
Avevo già visto i Diaframma nel 2008, tra l'altro sempre nella zona in cui suonano stasera, e la performance non mi era dispiaciuta; ero rimasto sorpreso in negativo da quanto poco centrassero il batterista con capelli lunghi e barba e il bassista.
Oggi invece di loro me ne frego e mi concentro quasi esclusivamente su Federico Fiumani.
Lui è i Diaframma, tanto vale concentrarsi solo su di lui.
Harrington e t-shirt nera per Fiumani e si parte subito con una tripletta iniziale che lascia poco scampo: Siberia (suonata davvero bene) - Gennaio (probabilmente la mia preferita dei Diaframma) - L'Odore delle Rose.
Mentre è gia partito con quest'ultima, Fiumani si ferma facendo notare al fonico un rumore, una sorta di rimbombo.
Pubblico che rimane sorpreso per l'interruzione e dopo si riparte.
Attitudine punk ed amatorialità artigianale.
Il concerto prosegue per circa un ora di repertorio, toccando praticamente tutti i punti salienti della produzione targata Diaframma.
Del nuovo album, che ho già avuto modo di ascoltare in internet, e che acquisterò al termine del concerto, vengono proposte: Vivo Così, Madre Superiora e Carta Carbone.
Mi piace molto il nuovo album, canzoni scritte bene, melodiche, con strofe e ritornelli al posto giusto, lunghezza giusta.
Il concerto termina e mi incammino a piedi lungo una strada di campagna mentre piove, fermandomi lungo il fosso per una pisciatina, prima di fare circa 20 km senza incrociare una macchina.

SOLO PER LA MAGLIA


Fabio Capello, Spal, 1966-67

mercoledì 28 marzo 2012

PIZZERIA BELLA NAPOLI - VICENZA

Non male questa pizzeria localizzata nella zona est della città berica.
Il locale si presenta bene con arredamenti in pietra bianca che fanno molto "locale pugliese".
La pizza che ho preso, una salsiccia/radicchio, aveva una forma quasi ovale ed era abbastanza spessa, oserei dire di tipo "Napoli".
Alla mia ragazza invece hanno sbagliato a fare la pizza, però aldilà di questo inconveniente la qualità del locale non mi è dispiaciuta.
Maglie del Vicenza Calcio appese a fianco dei tavoli che costeggiano i muri, così quando è stato il momento di pagare alla cassa ho detto alla commessa: "Eravamo seduti dove c'è la maglia di Dabo".
La mia salsiccia/radicchio veniva 6 euro, però ci sono pizze che costano anche 8 euro: diciamo che nel complesso, ovviamente senza esagerare, per una pizza e una bibita con 10 euro te la cavi.

venerdì 23 marzo 2012

PADRE & FIGLIO



Diego Milito e Simone Braglia.

LUCA MANES & MAX TROIANI - LONDON CALLING


Il Guerin Sportivo, immancabile appuntamento mensile, l'aveva messo come libro del mese tre/quattro mesi fa.
Io comunque sono un fan di Londra, ci sono stato tre volte e ci ritornerei anche oggi.
"London Calling" parte dal pressuposto di raccontare la storia dell'Arsenal, concedendosi però ampie digressioni anche sulle altre squadre della capitale inglese e sul contesto socio/culturale che attraversa tutto il Novecento Inglese.
Il libro non è male, anche se molto ma molto didattico: diverse volte, mentre lo leggevo, mi dicevo che questo libro avrei potuto scriverlo anch'io.
In effetti si tratta di una storia cronologica che chiunque con un minimo di interesse per l'argomento e con una buona ricerca in materia poteva permettersi di scrivere.