MADNESS


Giro quest'ottima retrospettiva sui Madness tratta dall'ormai defunto Skabadip.
Che dire dei Madness?
Grande band, inglesismo puro.
Kinks, Small Faces, Jam, Madness, Blur.
Union Jack, tempo grigio, pioggia, pub, nomi di strade di Londra o quartieri che tornano alla mente.
Li ho visti l'8 maggio 2010 a Milano.
Concerto di classe, vestìti bene, suoni ottimi, canzoni suonate bene.
Come avrete capito sono un loro fan.
http://www.skabadip.it/rubriche/biografie/madness-ita.htm

ALL THIS ATTENTION IS KILLING ME - CALCIO PADOVA


Domenica volgerà al termine la stagione che,comunque vada, sarà stata ottima per i Biancoscudati.
Campionato strano la B, ti spinge dalla zona retrocessione alla zona promozione in un mese, tranne i primi due posti e l'ultimo di sicuro non c'è nulla fino alla fine.
Personalmente trovo una cazzata il fatto che chi arriva terzo poi debba giocarsi i playoff con chi è arrivato sesto e magari anche uscire.
E questo lo dico pur sapendo che per il Padova il campionato sarebbe finito due domeniche fa se non ci fossero stati i playoff.
Sul piano personale la mia presenza all'Euganeo quest'anno è stata abbastanza costante apparte un calo da febbraio a maggio per una serie di sfighe o questioni lavorative.
La mia quindicina di partite me le sono viste, quasi tutte dalla Fattori, tranne Livorno e Varese dalla Sud per mancanza biglietti Fattori e quella di ieri, finale di andata playoff con il Novara, dalla Ovest (!) causa delirio di entusiasmo della popolazione patavina e disguidi terzomondisti per i biglietti.
Allo stadio ci vado da solo, ultimamente ho preso la bella abitudine di parcheggiare a Montà e farmi il mio km a piedi.
Sento la mancanza di un centro abitato, di un pò di vita vicino allo stadio, solo campi e tangenziale, un panorama desolante.
Ce ne sarebbero di cose da migliorare a Padova...
Lo stadio innanzitutto, una bruttura architettonica in mezzo al nulla, con la pista d'atletica, con parcheggi e viabilità che vanno in tilt già con 5.000 spettatori figurarsi con 15.000.
2,50 Euro per il parcheggio, fai due calcoli e scopri che la cooperativa che ne ha il controllo (?) becca tanti tanti quattrini ad ogni match, per poi non garantirti nessun servizio, sia ben chiaro, finita la partita la gestione delle uscite dai parcheggi è in mano al nulla, e loro sono probabilmente a casa a contarsi i soldi.
Posso sembrare il cittadino che si lamenta, ma vaffanculo, le cose dovrebbero funzionare bene a partire anche da queste cose.
Il tifoso dovrebbe essere fidelizzato con cura da parte della Società Calcio Padova che dovrebbe tenere conto di tutti i piccoli aspetti.
Perchè non fare dei pullman navetta ogni cazzo di sabato dal centro di Padova all'Euganeo?
Intorno allo stadio potrebbero fare anche due tre baretti,magari lungo il viale pedonale che costeggia la Est, un punto vendita del Calcio Padova decente che non la baracca vicino all'ingresso della Sud (oltre ad un punto vendita in città).
Senza contare che lo stadio stesso necessita di una totale revisione strutturale, magari mettendosi bene al lavoro per togliere la pista, costruire le curve vicino al campo, togliere anche i vetri divisori verso il campo (perchè no?).
Per i biglietti un'altro parto: durante la stagione tutto tranquillo, anzi molte volte me lo sono preso prima della partita in biglietteria Sud, poi con l'arrivo dei playoff tutti sono diventati tifosi del Padova, tutti questi coglionazzi che fanno finta di disperarsi per un gol mancato o un azione mancata.
Se ne stessero a casa loro i bastardi, invece di rompere il cazzo.
Ultimamente andare all'Euganeo sta diventando una passerella di merda, cani e porci che vogliono sentirsi parte di qualcosa.
Ecco, queste cose a me fanno riflettere.

CUTE LEPERS


Nati da una costola dei Briefs i Cute Lepers hanno proseguito nel recupero di atmosfere in stile punk '77 care ai Briefs, innervandole con dosi massiccie di sound power pop - mod'79, un suono che guarda a tutta quella miriade di gruppi che ebbero a che fare con il lato più pop del punk originario, partendo dalle basi fondanti di Buzzcocks, Boys e Jam.
Tre album in quattro anni di attività, tantissime date live in tutto il mondo,e una notevole quantità di pezzi fighi dati alla luce.
E' da poco uscito "Adventure Time", l'ultimo capitolo discografico della band, io sono di parte e quei suoni e quelle atmosfere le ho sempre apprezzate e godute, voi non so, nel caso dategli una possibilità.
Ah, la copertina, secondo me, è un capolavoro.
Mi sembra una polaroid dell'autunno del 1979 o 1980.

GAZNEVADA


"Che gruppo che c'era in Italia!".
E' questo quello che penso sempre quando mi ascolto Sick Soundtrack dei Gaznevada, bolognesi, in attività dalla fine degli anni '70 fino alla fine degli '80.
Un concentarto pauroso e tuttora innovativo e moderno di punk, new wave, elettronica.
Oscuri, profondi, tesi.
Testi in inglese, tiro e visione che non avrebbero di certo sfigurato in contesti musicali più fertili che non l'Italia.
Partiti come Centro d'Urlo Metropolitano,cambiano nome in Gaznevada nel 1977 e danno alle stampe la cassetta omonima, punk settantasettino sboccato e crudo cantato in italiano, sullo stile di "Eptadone" degli Skiantos per intenderci.
Poi però nel 1980 e nel 1981 buttano fuori il singolino "NevadaGaz", l'album "Sick Soundtrack" e il mini lp "Dressed to Kill".
Secondo me, tutti capolavori come sopra riportato.
Alla fine la band decide probabilmente di cercare di monetizzare affidandosi ad un elettro.pop ascoltabile ma sicuramente meno d'impatto rispetto al biennio sacro 1980/1981.
"Cazzo, che gruppo che c'era in Italia".

OGRO


Los hombres estan en la ciudad.

DOTTOR RANDAZZO!


Dottor Randazzo, Johnny Stecchino.

NICK HORNBY


Il primo libro che lessi di Nick Hornby fu "Febbre a 90".
Parla di calcio e di vita e fu una gran bella lettura.
Quindi passai ad "Alta Fedeltà", unanimamente riconosciuto come il capolavoro dello scrittore inglese e in effetti è così.
Tralaltro anche il film se la cava bene.
Quindi presi "Non Buttiamoci Giù": abbastanza lungo, sarebbe stato bene con trenta/quaranta pagine in meno, molto lenta come storia, una trama abbastanza riuscita ma uno sviluppo veramente troppo lungo.
Tentai con "Un Ragazzo" ma non lo apprezzai come i primi due, peccato.
Forse non mi appassionai troppo alla storia, ci sta anche questo nel lettore.
Il libro te lo leggi, è scritto bene, etc etc però forse manca quel qualcosa in più.
Come ultimo libro ho letto "Il Mio Anno Preferito" raccolta di racconti legati al calcio scritti da diversi autori.
Devo dire che quello di Nick Hornby si distingue in positivo, anzi emerge rispetto agli altri, sia per la trama, sia per lo stile narrativo.
Ora leggerò "Tutta un'altra Musica" e magari, piano piano, anche gli altri.

SOLO PER LA MAGLIA


Goran Vlaovic, Padova, 1994.95.

MERY PER SEMPRE - RAGAZZI FUORI


Palermo 1989 e 1990 , ragazzi di strada e ragazzi di vita, tra carcere minorile, difficoltà di inserimento lavorativo, miseria, strada, analfabetismo, poche opportunità e vita reale.
Due film indispensabili firmati Marco Risi.
Puro realismo con attori prelevati dalla strada (tranne Amendola, Placido e Sperandeo in "Mery Per Sempre").
Inquietante la maledizione che colpì la maggior parte dei protagonisti di "Ragazzi Fuori".
Imprescindibili.
"Ragazzi fuori come King Kong.."

DOMANI MI SPOSO


Parto dalla premessa che io adoro Jerry Calà.
I suoi film me li gusto tutti, ovviamente in larga maggioranza quelli degli anni '80, visto che è stato il suo periodo di massimo splendore.
"Domani mi Sposo" non sfugge ala regola, me lo sono goduto dal primo all'ultimo, una cartolina dal 1984.
Bella la scelta delle location, Mantova, Valeggio sul Mincio, Bussolengo (anche se forse solo nominata più che reale) e Verona.
Guido Nicheli, Claudio Bisio (praticamente al suo esordio), Milly Carlucci, Isabella Ferrari, Enrico Papa in veste di socio in affari di Jerry.
Bella la scena in cui Jerry (Arturo) si dirige con i suoi amici a Campobasso in treno per vedere il Mantova.
"Campobasso Campobasso vaffanculo".
La trama? molto semplice.
Arturo si deve sposare e il giorno prima deve fare i conti con alcune disavventure, tutte da seguire.
Cercatelo.

BASETTOPOLI


Il grande Dino Zoff.

DEROZER



Quando mi avvicinai al punk rock, nei primissimi anni 2000, ero a metà nell'ascoltare gruppi classici di '77 e i gruppi della Lookout, melodici e debitori dei Ramones, ma comunque anche personali.
Di italiano ricordo mi furono passati i Senza Sicura, il primo dei Cccp, i Melt e, a dicembre 2002, i Derozer, con "Mondo Perfetto".
Ero in Seconda Superiore.
Poi nel giugno dell'anno dopo ebbi l'occasione di vederli,al Rock Valley a Marostica.
Concertone, su di un campo da calcio, fà conto che il palco era sulla porta e la gente che pogava arrivava fino a metà campo.
Robe da pazzi, adesso è morto tutto.
Andava bene all'epoca il punk rock italiano, poco prima del suo riflusso che lo colpì inesorabilmente
Pieno di giovani, "Where are They Now?".
Dopo li vidi altre sette/otto volte, ma non fu mai come la prima volta.
Riscoprii tutti i loro album e con il mio gruppo facevamo 144.
A Vicenza incontrai Seby al negozio che gestiva, era in centro, andai per comprare il primo degli Screeching Weasel, tra l'altro per un amico, dopo rientro a scuola.
Grande Seby, alla fine l'avrò incontrato due tre volte, tranquillo, fai due parole e lui ti tratta come se ti conoscesse.
Poi prima di un concerto incontrai anche Spasio che si fermò mezzora a parlare con noi, un delirio, ahah.
Poi salì, sul palco e vomitò durante il concerto.
Comprai l'ultimo album, erano più cupi, parlavano anche di guerra, una novità.
Poi la notizia che avevano sospeso le date live, si pensò ad una pausa, invece è una pausa che dura ormai da mò, un quasi scioglimento.
"Lungo la strada"...

CUORE CATTIVO


Roma, 25 Agosto dei primi anni '90, periferia estrema.
Due giovani tentano una rapina in tabaccheria, che finisce nel sangue.
Sparano al tabaccaio, uno viene bloccato, l'altro riesce a scappare e si rifugia in una casa vicina.
All'arrivo della polizia il giovane rapinatore Claudio Scalise (Kim Rossi Stuart) tiene in ostaggio la giovane abitante della casa, Ester Cipriani,una ragazza in sedia a rotelle.
La barricata va avanti un giorno intero, mentre fuori il Commisario cerca di instaurare un dialogo tramite megafono con il rapinatore.
Scalise in preda al nervosismo vuole che si presenti il giudice per contrattare la sua uscita più indenne possibile dallla vicenda, ma l'idea dopo un pò lascia il tempo che trova.
Dopodichè, su idea anche della ragazza, con la quale nasce nel corso delle ore la condivisione del momento, viene richiesto il giornalista Massimo Salvadori della trasmissione "Dove nasce la notizia".
Il film a questo punto mostra il potere della tv, anche un pò la riduzione a tutto di teatrino televisivo ad uso e consumo della platea televisiva, che supera il dramma vissuto dal rapinatore e dalla rapinata.
Scalise rilascia un intervista da cui ne viene fuori il ritratto di un ragazzo che si è trovato in una cosa più grande di lui, ormai incapace di gestire.
Il film poi va avanti e non vi svelo il finale perchè merita.
Dico solo che in Italia nei primi anni '90 si facevano bei film: realisti, crudi, diretti.
Teste Rasate, il Branco, Cuore Cattivo.
L'ultimo film di questo filone neo.neorealista è stato forse "Fame Chimica" di qualche anno fà.
Per il resto il buio, e certi film che descrivono la verità, le periferie, la vita non possono che fare senz'altro bene aldilà dei vari "Natali in Uganda".

MOD '79




Nelle foto: Jam, Purple Hearts e Lambrettas.

Un parere personale sulle band che ne fecero parte:

Jam - ovviamente i padrini, i primi in qualche modo a riprendere l'estetica e i suoni mod e ad andarne anche oltre, inseguendo sempre nuove coordinate.
Tutto fondamentale.

Chords - mod punk puro, diretto e pieno di belle canzoni.

Purple Hearts - suono mod punk, melodia, ruvidità e storiche hit.

Circles - più di nicchia, poche canzoni all'attivo ma qualità impressionante.

Lambrettas - pezzi ottimi, costruiti bene e sempre sul pop punk mod, anche loro tra i pesi massimi.

Secret Affair - non mi piacciono tanto, ovviamente ne riconosco l'importanza.

Long tall Shorty - un gruppo punk rock in tutto e per tutto, con belle canzoni ma con una vita frastagliata.

Merton Parkas - poppeggianti e melodici, non mi dicono molto.

Letters - un singolo all'attivo, due pezzi da capogiro.

Squ!re - grandi, Beatles e freschezza e la capacità di dar vita ad invidiabili pop songs.

DOWN IN LONDON


A Shepherd's Bush, quartiere ad Ovest della città e proprio a fianco del famoso Shepherd's Bush Empire dove ogni giorno ci sono concerti con grossi nomi, si trova il Pub O'Neill.
Si tratta di una catena di pub, a Londra ne ho visto un'altro vicino Carnaby Street ma può darsi ce ne siano altri.
Il posto è figo, tipico pub all'inglese bello da vedersi anche esternamente, e questo già basta per stabilizzare ad un buon livello il mio indice di gradimento.
La birra che bevevo ogni sera era la Carling, una di quelle birre che i puristi del genere disprezzeranno perchè priva di influssi aromatici o altri cazzi, ma comunque a me la Carling strapiace.
Una lager frizzantina, zero schiuma, te la bevi in due minuti e poi se di nuovo al banco a chiedere un'altro giro.
I piatti sono il punto forte del locale: ottime portate di carne (bistecca o hamburgher) con patate fritte, oppure fish and chips.
Salse su di un cestino al tavolo e vai in abbondanza.
Tipico mangiare da pub, ma io gradisco.
Il primo giorno che sono entrato ho trovato ad accogliermi sullo stereo "Jimmy Jimmy" degli Undertones.
Un momento che non scorderò, visto che gli Undertones al pub in Italia non li ho mai sentiti.
Poi anche gli Who che sono da Shepherd's Bush.
Quindi Pub + Who + Undertones = Serate ottime.
Al venerdi e al sabato fa suonare anche band, io ho visto due cover band.
Mediocri.
Shepherd's Bush nel complesso è una zona che bisogna tenere gli occhi aperti e farsi i cazzi propri, sopratutto di notte.
Di giorno è tranquilla, non ci sono problemi.