24 HOUR PARTY PEOPLE


Un bel film che qualche pazzo si è preso la briga di (addirittura) doppiare in italiano.
Internet è, come si sa, uno strumento a doppio taglio, però se usato a pallino ti riserva il piacere ad esempio di recuperare questo ottimo film e guardarmelo sul divano davanti ad una Ceres ghiacciata.
Si parla di Tony Wilson, celebre agitatore culturale della Manchester degli anni '70, '80 e '90, fondatore della Factory Records e successivamente anche dell'Hacienda, il club mancuniano dove gettò le basi, esplose ed implose la scena di Madchester, la scena alternativa che si fonde con l'house, le droghe chimiche e le ritmiche ballabili.
Tony Wilson, appunto: dal film emerge comunque un gran personaggio, idealista, forse utopista, impegnato a dar valore ad idee futuribili o comunque poco convenzionali.
Ad esempio la Factory non firmava nessun contratto con le proprie bands, che erano libere di andarsene quando volevano se ne avessero avuto voglia.
Sostanzialmente la storia della Factory non è segnata da chissà quale numero di bands: Joy Division, New Order e Happy Mondays.
Stop.
Si certo, poi possiamo inserire anche gli A Certain Ratio o i Northside, ma è indubbio che le band "di peso" dell'etichetta sono state storicamente tre.
Non molte, vero.
Però in grado di portare introiti e soddisfazioni all'etichetta.
A parte forse i Joy Division che, per ovvi motivi, restarono relegati ad una esposizione solamente inglese, le altre due band raggiunsero e conquistarono pubblico di qua e di là dell'oceano, portando quindi ovvie soddisfazioni alla casa madre.
Nonostante questo fu proprio l'anarchia e le spese dei Mondays a spingere verso la fossa la Factory.
Scene cult: i Mondays che uccidono piccioni e che chiamano "segaioli" gli Stranglers.

WALTER ZENGA - UNO DI VOI


Sbirciando nella sezione "Sport" della Biblioteca del mio paese ho trovato questo libro e ho deciso di prenderlo in prestito.
Si tratta di un libro breve, che leggi in una giornata, in cui Zenga racconta a ruota libera alcuni punti salienti della sua carriera.
Lui è proprio come te lo aspetti: sbruffone e con battutine idiote in ogni pagina che non mi fanno molto ridere.
Zenga è un bauscia, un interista dentro, e a me i bauscia stanno sul cazzo.
Detto questo provo anche simpatia per Zenga, mi dispiace il fatto che gente così non ce ne sia quasi più all'interno del mondo del pallone.
Non parla per copia conforme come Mirko Pettinato, ha sempre detto quello che pensava e molte volte ha sicuramente pagato la sua direttezza (ad esempio in Italia non so se tornerà ad allenare).
Nel libro ci sono aneddoti interessanti e spassosi, come la colazione alle sei del mattino a Salerno, il fantasma Buttera o la ragazza dell'appartamento a San Benedetto del Tronto.
Capitolo importante per me tifoso patavino è la parte riguardante la sua esperienza a Padova.
Quella squadra che era stata costruita quantomeno per tentare la promozione in A nel 1996.97 e che invece fini malamente la stagione, era in realtà molto affiatata in discoteca e nella vita notturna, così come penso molti altri gruppetti di giocatori che sono passati da Padova, pretendendo di venire qua, godersi la bella vita e fregarsene della maglia e di quello che rappresenta.

JOHN KING - SMALTIMENTO RIFIUTI


Quello che mi ha colpito leggendo questo libro di John King (l'autore lo conosco bene e gli dedicai anche un post rintracciabile nella sezione libri) è la grande cultura e conoscenza che emergono tra le righe.
John King sà un sacco di cose: tanto è descrivere minuziosamente un piatto giù al take.away indiano oppure dilungarsi in diagnosi medico.specialistiche.
Ovvio, si sarà bene informato per il libro che andava a scrivere, si sarà preparato.
Questo però è un punto che emerge bene o male da tutti i suoi libri che ho letto finora.
Detto questo, "Smaltimento Rifiuti" è abbastanza inquietante.
E' un libro che parla di vita e di morte, di malattia, di positivismo e di snobismo..ti fà riflettere, ti fà ragionare, ti offre spunti.
Quello che ogni libro dovrebbe darti, e a me sembra già un buon motivo per consigliarlo.
Poi la trama non ve la racconto, cercatevela su altri siti, leggete il libro...la trama comunque è buona, forse c'è una parte centrale che io personalmente avrei reso più snella prima dello sfavillante finale, ma sono sottigliezze.
Tra l'altro in questi giorni la Boogaloo sta traducendo "Skinheads", l'ultimo romanzo di John King uscito un paio d'anni fa, dopo che la Guanda (sua casa editrice italiana) probabilmente aveva preso paura del titolo.Inutile dire che lo aspetto.

A CASUAL AFFAIR



"The Firm - Ultimo Stadio"
Euro'88 is coming. Come with them!

MARKY RAMONE + RAY GANGE @ LAGO DI FIMON


Serata particolare. Grazie ad intrallazzi vari vengo dotato di un pass che mi permetterà di accedere all'area privata dove Marky Ramone festeggierà il suo 55mo compleanno, taglierà la torta e riceverà gli auguri...inoltre poi potrò assistere al concerto da posizione privilegiata. Minchia, penso. 
I Ramones è da un bel pò che non li ascolto, però sono stati il gruppo che in assoluto ho amato di pìù nella mia adolescenza, un fanatico totale. Marky Ramone poi l'ho visto cinque volte, quindi mi incuriosisce di più il discorso di partecipare alla "festa di compleanno di Marky Ramone" ahah, se me lo dicevano otto anni fa ovviamente non ci avrei creduto. Bella la vita. Poi c'è anche Ray Gange che farà il dj finito il concerto. Grande Ray Gange, per i più stolti è l'attore del film "Rude Boy" dei Clash, una bella fotografia di un determinato periodo storico sociale, quello a cavallo tra la fine dei '70 e l'inizio degli '80. A dire il vero mi incuriosisce di più Ray Gange che non Marky "Chicken Beak Boy" Ramone. L'evento è preparato manco fosse la Mostra del Cinema di Venezia, passerella rossa all'entrata della zona riservata, buttafuori, buttafuori che scortano Marky Ramone mentre fa soundcheck. Robe da pazzi. Altro che punk rock in baretti di periferia, con 30 persone al concerto e sperare che ti vada bene perchè ti servono i soldi per registrare il demo che verrà cagato da 30 persone. Qua tutt'altro mondo, a me sinceramente piace fino a là, anzi mi fa un po' ridere. La cosa positiva è che chi ha il pass beve gratis. Dunque vai di beveraggi assortiti. Nel frattempo chiedo a Ray Gange di potermi fare una foto con lui, poi ci scambio anche due chiacchiere. Super tranquillo e alla mano. Mi accoglie con un "nice Fred Perry shirt", in quanto avevo la Fred Perry, poi tra le altre cose gli chiedo "Che squadra tifano/tifavano i Clash?" e lui "Joe Strummer Chelsea, Mick Jones Queen's Park Rangers", mentre lui è del Chelsea. Poi dentro al locale esco fuori con un:"What you drink Ray? Marky Ramone pays for everybody!". I gruppi spalla manco suonano a causa di un soundcheck eterno per problemi del fonico. Verso le 22.00 tutto è pronto dentro la discoteca per la festina di Marky, Ringo di Virgin Radio prende il microfono e presenta il tutto, poi parla anche Marky, solite frasi di rito, taglio della torta e foto con tutti. Il concerto non è male, me lo vedo da di fianco al palco (posizione vip!) con (ancora) beveraggi gratis..mi sdebito offrendone un paio ad un amico che non vi aveva accesso. Avevo visto Marky Ramone con Graves (ex Misfits) alla voce un paio di anni fa, e Graves mi aveva fatto un'impressione pietosa, cantavo meglio io se mi chiamavano porca puttana. Almeno venerdì ha fatto il suo, un po' meglio della volta precedente, canzoni in fila e poche parole. Così si fa. Finisce il concerto e subito Ray Gange in consolle da inizio al suo dj set: abbastanza classico direi, a parte "American Idiot" che non me la sarei mai aspettata e che della quale si poteva benissimo fare a meno, il buon Ray caccia classici dei Clash, Stiff Little Fingers, X Ray Spex, Undertones, Ruts, Ballroom Blitz dei Sweet e "20th century Boy" di T Rex. Un'oretta di dj set e finisce tutto, si torna a casa.

TV SMITH + DAVE RAVE @ SOCOROCK


Era da un bel pò di tempo che non mi vedevo un concerto figo, con un gruppo che piace a me e di cui so le canzoni.
L'ultimo è stato quello degli Statuto, ma eravamo ancora a Novembre 2010.
Cazzo, un eternità.
Troppo tempo.
Così non mi lascio sfuggire l'occasione di beccarmi Tv Smith, storica voce degli Adverts, una band che sul '77 inglese ha lasciato un impronta importante e una serie di inni considerevoli, praticamente tutto il primo album "Crossing the Red Sea".
Punk rock teso, puro.
Prima di Tv Smith suona Dave Rave, ex Teenage Haed, e fa un gran show, con ottime canzoni melodiche, power pop, r'n'r basilare, divertimento e due signore di 60 anni che ballano tanto la musica è di facile presa.
Lui si diverte, la gente pure, e tutti contenti.
Poi sale sul palco Tv Smith con canottiera a righe e jeans pitturati con alcune macchie bianche, accompagnato dai bolognesi Valentines come backing band.
Parte con "No time to be 21" e il suono e l'esecuzione sono grandiosi.
Piano piano esegue tutti i brani più famosi, inframezzando con qualche pezzo solista, alcuni dei quali mi sono rimasti in testa.
Mentre guardo il concerto mi viene in mente quello che Jon Savage dice sugli Adverts nel suo libro "England's Dreaming"...fa capire che sono stati una band importante, con canzoni comunicativamente potenti, istantanee dal 1977 made in London.
Gran bella serata!

PURPLE HEARTS - MOD SINGLES COLLECTION


Gran bella raccolta dei lati A e B di tutti i singoli pubblicati dagli ottimi Purple Hearts, band londinese tra gli attori principali del mod'79.
In realtà si tratta perlopiù di punk rock melodico in stile Buzzcocks/Undertones, soprattutto nei primi singolini, poi altre influenze presero il sopravvento.
"Jimmy" è un inno, "My Life's a Jigsaw" sarebbe stata per due mesi al primo posto in classifica in un mondo giusto.
L'influenza dei Beatles è palese in "I'll Make You Mine".
Sicuramente tra i più grandi del '79.

TOP FIVE DI META' ANNO


Giugno, il sesto mese sui dodici che vanno a formare un anno.
Ecco la mia top five musicale, cinque pezzi che metterei se mi chiedessero di fare una cassettina sul 2011, aspettando ovviamente quelli che mancano a completarla fino a dicembre:

- Frankie and the Heartstrings: "Hunger"
Un buon indie rock, ho letto paragoni con gli Orange Juice, gruppo tra i miei favoriti, in realtà sono un'altra cosa.
Il resto dell'album non mi entusiasma pur avendoli dato più di una possibilità di ascolto.

- Beady Eye "For Everyone"
Certo non sono gli Oasis, però questo è un bel pezzo quasi power pop, sorretto da una melodia impeccabile già sentita altrove che però non toglie freschezza.

- Cute Lepers - "Foxy Society"
Un pezzo punk rock melodico, tra '77 e power pop cristallino, che mi piace molto dell'ultimo (ben fatto) album della band americana.

- The Strokes - "Under Cover of Darkness"
Un buon ritorno, qua siamo clamorosamente dalle parti di "Is This It", pluricelebrato esordio dei niuorchesi.Ottimo pezzo.

- Booker T Jones - "Progress"
Scelgo questo pezzo (uno dei pochi non strumentali) dall'ultimo eccellente lavoro della leggenda Booker T.
Soul da ascoltarsi dentro ad un negozio di Notting Hill alle 9 di mattina, dopo aver appena fatto colazione con brioche e caffè.
Buongiorno!

INTERVISTA CON JOY RECORDS


Joy Records a Vicenza è dove vado a prendermi i cd e i dischi.
Sono da Cittadella, eppure dopo averlo scoperto durante gli anni delle superiori ci torno sempre molto volentieri.
Stefano ha sempre soddisfatto ogni mia richiesta dal punto di vista musicale,e risponde perfettamente ai requisiti che secondo me dovrebbe avere un negozio di dischi.
E'un negozio di settore, appassionato, alternativo e indipendente nel senso esteso del termine.
Son partito prendendomi diversi dischi della Lookout!, roba mitica che non trovavi da nessun'altra parte, magari arrotondando con una spilletta dei Buzzcocks e un vecchio numero di qualche fanzine.
Ora, come prima, continuo ad ordinarmi la mia roba abbastanza regolarmente e mi va benissimo così!


- Quando nacque in te l'idea di aprire un negozio di dischi?
La musica è una mia passione fin da piccolo. Considera che a quel tempo le informazioni erano pochissime: io abitavo in un paesino vicino a Belluno, tutto girava per una sorta di passaparola, le riviste del settore erano 2 (mi pare dal 1979 Rockerilla e Il Mucchio); libri di musica praticamente nulla; naturalmente nessun computer ed internet: sembra superfluo ricordarlo, ma oggi ci sembra scontata la loro esistenza. In quegli anni andavano per la maggiore i cantautori (già in fase calante quanto a contenuti; il meglio lo avevano dato verso la metà degli anni 70, poi molti sono divenuti commerciali o fenomeni da baraccone) e la disco music; quindi i nuovi fermenti musicali arrivavano con difficoltà in Italia. Nonostante ciò, anche grazie ad amici più grandi ho cominciato ad ascoltare musica alternativa più o meno dal 1978. Durante gli anni di Università a Padova, oltre che cliente di negozi di dischi ho anche lavorato saltuariamente in uno di essi. Così ho deciso di provare ad aprire un negozio specializzato in musica “alternativa”.

- Gli anni '90 sono stati un decennio importante per la musica cosidetta alternativa, con l'emersione di buone band, scene musicali e, immagino, interesse da parte dei giovani.
Confermi quanto dico? Come sono stati gli inizi per la tua attività?

Gli anni 90 sono stati molto fecondi per la musica e con il madchester et similia prima (Happy Mondays, Stone Roses, Blur, Primal Scream)e soprattutto con il grunge appena dopo, la musica rock si è aperta maggiormente al mercato con intrecci anche con la moda giovanile. Le majors hanno compreso la portata del fenomeno e quindi alimentato il mercato; anche grazie ad MTV molti gruppi che prima sarebbero rimasti sconosciuti sono arrivati al grande pubblico.
Anche l'elettronica ha avuto sviluppi interessantissimi, con l'etichetta Warp di Sheffield (Aphex Twin, Autechre), con il brakbeat dei Prodigy, con la techno degli Underworld o degli Orbital e naturalmente con il fenomeno drum'n'bass. Poi con il rock di rage Against The Machine e i primi Korn. Molto frizzante anche il settore punk HC, soprattutto a Vicenza, con gli appassionati del settore filo-Fugazi, di quello HC old school di Gorilla Biscuits, Youth Of Today, qdi uello melodico con NoFx, Lag Wagon, Millencolin e affini, e di quello punk con Screehing Weasel, Queers e naturalmente i nostrani Derozer.

- La crisi dell'industria discografica, con l'esplosione della musica pirata, come si ripercuote su di un negozio del settore come Joy Records?
La crisi è evidente ornai da anni e si ripercuote su tutto il mercato discografico: molte etichette e molti negozi hanno chiuso. Gli mp3 e i film scaricati gratuitamente sono chiaramente una manna per molti, ma cià danneggia irrimediabilmente le vendite e anche l'attività dei gruppi.

- Ho frequentato le superiori a Vicenza.
Da come la vedevo mi sembrava una cittadina molto attiva sul piano culturale/musicale, bands, negozi di dischi, locali, ragazzi che seguivano e partecipavano (anche se magari solo superficialmente, mettendosi due spillette di gruppi punk, ma comunque potenzialmente facenti parte di un, passami il termine, "mondo alternativo").
Tu come la vedi la tua città? Risponde bene?
Ancora oggi in centro vedo appunto tantissimi ragazzini che abbracciano stili visivi e di presentazione cosiddetti "alternativi".
Sono ragazzini che poi effettivamente approfondiscono la vicenda, si comprano dischi, vanno alle serate, insomma sono realmente appassionati oppure, dal tuo punto di vista privilegiato sulla questione(dato che comunque gestisci un negozio di settore) si tratta solo di moda superficiale e poco interessata ad approfondire, a supportare?

Vicenza è sempre stata abbastanza vivace per quanto riguarda i gruppi musicali e quindi i fruitori di musica, ma è sempre stata altrettanto carente per ciò che riguarda i locali in cui suonare. Alla metà degli anni 90 era attivo il centro sociale Ya Basta che proponeva molta musica e quasi di fronte un bar proponeva musica dal vivo anche con l'organizzazione di veri e propri contest, molto seguiti ed interessanti.

- Com'è la tua giornata lavorativa tipo?
Gestire un negozio è da un certo punto di vista monotono, visto che si hanno orari fissi e alla lunga diventa logorante. Naturalmente ogni giorno bisogna far fronte a problemi sempre nuovi quindi non ci si deve addormentare. Come sai Joy Records non vende solo dischi, ma fin dalla sua apertura ho cercato di offrire anche materiale di contorno o comunque affine, come posters, piercing, magliette di gruppi, spillette e, soprattutto negli ultimi anni anche abbigliamento di vario tipo.

- Qual è l'eta media dei tuoi clienti?
Si va dai 15 ai 45, più o meno: una media forse sui 20 anni.

- Top five dei tuoi album preferiti
Dovrei fare una top fifty, a dire la verità (e già sarebbe scarsa); ma se devo rimanere ai 5, direi: The Specials “the Specials”, Pink Floyd “The piper at the gates of dawn”, Beatles “Sgt Peppers”, Jesus And Mary Chain “psychocandy”, Joy Division “unknown pleasures”.

- Top five dei migliori concerti visti.
Echo & The Bunnymen 1987, Loop 1989, Fugazi 1990, Smashing Pumpkins 1993, Test Department 1989

- Top five film preferiti.
Trainspotting, Blues Brothers, Fargo, La grande abbuffata, Pulp fiction

- E' mai entrato qualcuno che ti ha chiesto un cd di Ramazzotti o cose del genere?
Naturalmente sì e se un tempo dicev o direttamente “non tengo musica italiana”, ora non mi posso permettere di negare niente a nessuno e quindi se mi chiedono Ramazzotti, naturalmente non ce l'ho ma lo ordino, taccio e ringrazio.
Sic Transit Gloria Mundi.

BUON COMPLEANNO MODERN WORLD


Modern World compie un anno.
Per festeggiare mi mangio una torta Pazientina, accompagnata da un bicchiere di spuma.
Un anno con diversi post, foto, spunti.
Sinceramente non so quanti siano i lettori di questo blog, la cosa che mi interessa è avere una propria tribuna, potenzialmente visibile in tutto il mondo, in cui postare quello che mi va.
Ecco, tutto qua il discorso di compleanno.
E allora Tanti Auguri Modern World!