venerdì 17 giugno 2011

INTERVISTA CON JOY RECORDS


Joy Records a Vicenza è dove vado a prendermi i cd e i dischi.
Sono da Cittadella, eppure dopo averlo scoperto durante gli anni delle superiori ci torno sempre molto volentieri.
Stefano ha sempre soddisfatto ogni mia richiesta dal punto di vista musicale,e risponde perfettamente ai requisiti che secondo me dovrebbe avere un negozio di dischi.
E'un negozio di settore, appassionato, alternativo e indipendente nel senso esteso del termine.
Son partito prendendomi diversi dischi della Lookout!, roba mitica che non trovavi da nessun'altra parte, magari arrotondando con una spilletta dei Buzzcocks e un vecchio numero di qualche fanzine.
Ora, come prima, continuo ad ordinarmi la mia roba abbastanza regolarmente e mi va benissimo così!


- Quando nacque in te l'idea di aprire un negozio di dischi?
La musica è una mia passione fin da piccolo. Considera che a quel tempo le informazioni erano pochissime: io abitavo in un paesino vicino a Belluno, tutto girava per una sorta di passaparola, le riviste del settore erano 2 (mi pare dal 1979 Rockerilla e Il Mucchio); libri di musica praticamente nulla; naturalmente nessun computer ed internet: sembra superfluo ricordarlo, ma oggi ci sembra scontata la loro esistenza. In quegli anni andavano per la maggiore i cantautori (già in fase calante quanto a contenuti; il meglio lo avevano dato verso la metà degli anni 70, poi molti sono divenuti commerciali o fenomeni da baraccone) e la disco music; quindi i nuovi fermenti musicali arrivavano con difficoltà in Italia. Nonostante ciò, anche grazie ad amici più grandi ho cominciato ad ascoltare musica alternativa più o meno dal 1978. Durante gli anni di Università a Padova, oltre che cliente di negozi di dischi ho anche lavorato saltuariamente in uno di essi. Così ho deciso di provare ad aprire un negozio specializzato in musica “alternativa”.

- Gli anni '90 sono stati un decennio importante per la musica cosidetta alternativa, con l'emersione di buone band, scene musicali e, immagino, interesse da parte dei giovani.
Confermi quanto dico? Come sono stati gli inizi per la tua attività?

Gli anni 90 sono stati molto fecondi per la musica e con il madchester et similia prima (Happy Mondays, Stone Roses, Blur, Primal Scream)e soprattutto con il grunge appena dopo, la musica rock si è aperta maggiormente al mercato con intrecci anche con la moda giovanile. Le majors hanno compreso la portata del fenomeno e quindi alimentato il mercato; anche grazie ad MTV molti gruppi che prima sarebbero rimasti sconosciuti sono arrivati al grande pubblico.
Anche l'elettronica ha avuto sviluppi interessantissimi, con l'etichetta Warp di Sheffield (Aphex Twin, Autechre), con il brakbeat dei Prodigy, con la techno degli Underworld o degli Orbital e naturalmente con il fenomeno drum'n'bass. Poi con il rock di rage Against The Machine e i primi Korn. Molto frizzante anche il settore punk HC, soprattutto a Vicenza, con gli appassionati del settore filo-Fugazi, di quello HC old school di Gorilla Biscuits, Youth Of Today, qdi uello melodico con NoFx, Lag Wagon, Millencolin e affini, e di quello punk con Screehing Weasel, Queers e naturalmente i nostrani Derozer.

- La crisi dell'industria discografica, con l'esplosione della musica pirata, come si ripercuote su di un negozio del settore come Joy Records?
La crisi è evidente ornai da anni e si ripercuote su tutto il mercato discografico: molte etichette e molti negozi hanno chiuso. Gli mp3 e i film scaricati gratuitamente sono chiaramente una manna per molti, ma cià danneggia irrimediabilmente le vendite e anche l'attività dei gruppi.

- Ho frequentato le superiori a Vicenza.
Da come la vedevo mi sembrava una cittadina molto attiva sul piano culturale/musicale, bands, negozi di dischi, locali, ragazzi che seguivano e partecipavano (anche se magari solo superficialmente, mettendosi due spillette di gruppi punk, ma comunque potenzialmente facenti parte di un, passami il termine, "mondo alternativo").
Tu come la vedi la tua città? Risponde bene?
Ancora oggi in centro vedo appunto tantissimi ragazzini che abbracciano stili visivi e di presentazione cosiddetti "alternativi".
Sono ragazzini che poi effettivamente approfondiscono la vicenda, si comprano dischi, vanno alle serate, insomma sono realmente appassionati oppure, dal tuo punto di vista privilegiato sulla questione(dato che comunque gestisci un negozio di settore) si tratta solo di moda superficiale e poco interessata ad approfondire, a supportare?

Vicenza è sempre stata abbastanza vivace per quanto riguarda i gruppi musicali e quindi i fruitori di musica, ma è sempre stata altrettanto carente per ciò che riguarda i locali in cui suonare. Alla metà degli anni 90 era attivo il centro sociale Ya Basta che proponeva molta musica e quasi di fronte un bar proponeva musica dal vivo anche con l'organizzazione di veri e propri contest, molto seguiti ed interessanti.

- Com'è la tua giornata lavorativa tipo?
Gestire un negozio è da un certo punto di vista monotono, visto che si hanno orari fissi e alla lunga diventa logorante. Naturalmente ogni giorno bisogna far fronte a problemi sempre nuovi quindi non ci si deve addormentare. Come sai Joy Records non vende solo dischi, ma fin dalla sua apertura ho cercato di offrire anche materiale di contorno o comunque affine, come posters, piercing, magliette di gruppi, spillette e, soprattutto negli ultimi anni anche abbigliamento di vario tipo.

- Qual è l'eta media dei tuoi clienti?
Si va dai 15 ai 45, più o meno: una media forse sui 20 anni.

- Top five dei tuoi album preferiti
Dovrei fare una top fifty, a dire la verità (e già sarebbe scarsa); ma se devo rimanere ai 5, direi: The Specials “the Specials”, Pink Floyd “The piper at the gates of dawn”, Beatles “Sgt Peppers”, Jesus And Mary Chain “psychocandy”, Joy Division “unknown pleasures”.

- Top five dei migliori concerti visti.
Echo & The Bunnymen 1987, Loop 1989, Fugazi 1990, Smashing Pumpkins 1993, Test Department 1989

- Top five film preferiti.
Trainspotting, Blues Brothers, Fargo, La grande abbuffata, Pulp fiction

- E' mai entrato qualcuno che ti ha chiesto un cd di Ramazzotti o cose del genere?
Naturalmente sì e se un tempo dicev o direttamente “non tengo musica italiana”, ora non mi posso permettere di negare niente a nessuno e quindi se mi chiedono Ramazzotti, naturalmente non ce l'ho ma lo ordino, taccio e ringrazio.
Sic Transit Gloria Mundi.

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