Bel concerto quello dei Melt al festival “Anguriara Fara” di
Fara Vicentino, zona collinare posizionata tra Thiene e Marostica.
Sembra che di giorno si possa godere davvero di un bel
panorama verso la pianura sottostante; ad ogni modo mi accontento di
osservare i Melt suonare per poco meno
di un oretta, passando in rassegna praticamente tutto l’ultimo album “Il nostro
cuore a pezzi”, aggiungendo qualcosa dal penultimo “L’intonarumori”.
Indie Rock Punk italiano, chiamiamolo così se proprio
dobbiamo darne un nome, anche se poi una volta che ci si perde nell’ascolto le
definizioni stilistiche lasciano il tempo che trovano, in quanto il cantato in
italiano attira una buona fetta di attenzione.
Bello che i Melt cantino in italiano, e senza dire cose
stupide o scontate peraltro: un gruppo, che alla fine della fiera, è sempre rimasto
una sorta di “tesoro veneto”, che gli appassionati locali conoscono bene,
mentre nelle altre regioni decisamente meno.
E si che i Melt sono in giro da vent’anni, e tutto sommato i
loro concerti in giro li hanno sempre fatti.
E si che magari in questi vent’anni, gruppi infinitamente
meno dotati di loro hanno ottenuto più successi di pubblico (ammesso che questo
significhi davvero qualcosa).
Ad ogni modo è buona cosa sapere che in qualche paesino
veneto potrebbero suonare per una cinquantina di minuti un set di ottime
canzoni.
Nessun commento:
Posta un commento