Non sono tanti quelli che possono bearsi di far parte della
famiglia Ramones e sappiamo tutti che Joey, Johnny e Dee Dee non ci sono più:
Cj Ramone è uno della famiglia.
Certo, entrò nella band nell’ultimo periodo, giusto per
piazzare un paio di buoni album autografi in studio (più Acid Eaters), però ho
sempre pensato che la sua parte la fece bene, mettendoci energia, fedeltà alla
linea e cantando anche qualche buon pezzo.
La data di Drò si preannuncia quindi imperdibile per
qualsiasi appassionato fan ramonico.
Ad aprire la serata ci sono i Manges, band spezzina che chi segue punk rock dovrebbe conoscere quantomeno bene, vista la militanza ventennale dei
nostri.
In mezzoretta sparano parecchi proiettili,
concentrandosi principalmente nei brani usciti negli anni 2000, con un paio di
chicche direttamente dal decennio precedente.
Da segnalare una cover di “Murder in the Brady House”, pezzo
minore dei primi Screeching Weasel.
Pubblico che si scalda per bene ed è pronto all’entrata di
Cj e band.
Inizia subito con “Judy is a punk”, “Blitzkrieg Bop” e
“Cretin Hop”, roba che suona da sempre da Dio.
Si concede di piazzare qua e là qualche pezzo del suo album
uscito nel 2012, “Reconquista”, buone canzoni di matrice (ovviamente)
ramonesiana.
Da segnalare che il chitarrista Johnny “Two Bags”,
direttamente dai Social Distortion, sembra non sapere diverse canzoni, forse non
ha studiato bene, in alcuni pezzi partono a tempo basso e batteria e lui si
attacca dopo seguendo con lo sguardo quello che fa Cj.
Va beh dai, la cosa mi suscita anche un pò di
simpatia: Cj vedo che ci mette l’anima, mi sembra onesto in quello che fa e questo
basta.
Magari avere avuto la possibilità di vedere i Ramones dal
vivo, ad essere nati dieci anni prima.
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