OFFLAGA DISCO PAX @ NEW AGE CLUB - RONCADE (TV) - 13/04/2012


La prima considerazione che mi viene da fare è che cinque/sei anni fa, per chi come me abita nell'Alta Padovana terra di mezzo tra Bassano, Vicenza,Castelfranco Veneto e Padova, quando si guardavano le date dei gruppi in tour si sperava che passassero alla Gabbia di Bassano del Grappa (l'ultimo periodo spostata a San Giorgio in Bosco a 1 km da casa mia), oppure anche a Vicenza, dove c'era una bella scena di locali con il Capannone Sociale e il Sabotage.
A Bassano inoltre capitava di farsi qualche bella serata allo Shindy.
Ora invece si spera che passino almeno al New Age, a 60 km di distanza!
Ovvio che questo è sintomatico del periodo che stiamo attraversando, con i locali che ho citato prima che hanno chiuso quasi tutti o sono passati ad altro (vedi Shindy).
Ad ogni modo il New Age è un bel club, curato e con le carte in regola per passare una serata apposto.
Prima degli Offlaga Disco Pax sale sul palco, alle 22.30 spaccate, Bologna Violenta.
Ho letto di lui mesi fa e tutto sommato non mi dispiace vederlo, così, per farmi un idea.
Siamo davanti ad una "cosa" decisamente strana e particolare: lui è da solo sul palco e suona la chitarra, sotto ci sono delle basi sia strumentali che potenziano la parte sonora, sia parlate, con frasi in italiano blasfeme.
Suona trequarti d'ora, e pur non essendo propriamente la mia tazza di tè, resisto stoicamente tutto lo show.
Boh, sarà che mi metto in testa di essere all'Hacienda di Manchester e così tutto mi sembra bello.
Alle 23.30 salgono sul palco i tre reggiani.
Del loro nuovo album ho già scritto da qualche parte: mi piace.
Loro li seguo praticamente da quando sono usciti la prima volta, mi ricordo che il mio compagno di classe Luca Saggin me li fece ascoltare appena uscì il loro album di debutto.
Era una cosa nuova per le mie orecchie saturate di punk rock.
Mi presero subito ed andai a vederli in concerto un paio di volte.
Mi piaceva degli Offlaga, e mi piace tuttora, il fatto che la loro provenienza entri in maniera decisiva nel loro microcosmo musicale.
Reggio Emilia riveste un'importanza fondamentale nel contesto degli Offlaga Disco Pax.
Ci sono gruppi con la bandana in testa e i capelli lunghi, che fanno gli emuli dei Guns'n'Roses e poi scopri che sono da Pozzetto.
Ma per piacere!
Partono con Palazzo Masdoni, canzone d'apertura del loro nuovo album, e poi via via elargiscono un'ora e mezza di spettacolo abbastanza "ipnotizzante".
Come mi capitava anche le altre volte che ho avuto il piacere di vederli, per la durata del concerto tendi molto a concentrarti sui singoli aspetti che compongono il loro set.
Suoni, parole, scenografia, particolari.
Due piccole televisioni sono poste ai lati del palco, oltre al maxischermo alle spalle del gruppo.
Per tutta la durata del concerto trasmettono delle onde di trasmissione colorate, il che va sicuramente ad aggiungere un tassello al già alto livello di concentrazione verso il palco.
Creare atmosfera, creare una sorta di rituale.
Quest'ultimo concetto mi è abbastanza chiaro quando Collini alza un libro della storia della Reggiana come fosse un libro sacro.
In certi momenti sembra davvero di assistere ad una funzione religiosa.
Poche parole e molta attenzione.
Anzi, di solito in Chiesa c'è anche meno attenzione che non venerdi sera.

DIAFRAMMA @ MAXIMUM FESTIVAL - ZERO BRANCO (TV) - 07/04/2012


Sabato 7 Aprile 2012, il sabato prima di Pasqua.
Mi piace Pasqua e la sua immagine da me idealizzata di campi verdi, uova di gallina e clima mite.
Sabato 7 Aprile però piove e tira vento, dopo mesi di siccità veneta.
Io al sabato lavoro fino alle 21 e 30.
Quindi, come da programma, alle 21 e 30 stacco e mi fiondo a casa, mangio e alle 22.15 sono già in auto pronto ad un'oretta di viaggio per raggiungere Zero Branco.
La location del concerto la raggiungo dopo essermi perso ed aver avuto la fortuna di chiedere ragguagli ad un ragazzo del posto casualmente incontrato lungo la strada.
La Trattoria Altroquando è in mezzo al nulla, non certo lungo la via principale.
Pago i miei 10 euro di ingresso e dopo un'occhiata all'ambiente vado a prendermi una birra media.
Sono da solo, e spero che i Diaframma inizino presto, altrimenti non saprei come far trascorrere un ora in solitaria se non bevendo e fumando.
Per fortuna 15 minuti dopo il mio arrivo i tre cominciano a prendere possesso del palco.
Avevo già visto i Diaframma nel 2008, tra l'altro sempre nella zona in cui suonano stasera, e la performance non mi era dispiaciuta; ero rimasto sorpreso in negativo da quanto poco centrassero il batterista con capelli lunghi e barba e il bassista.
Oggi invece di loro me ne frego e mi concentro quasi esclusivamente su Federico Fiumani.
Lui è i Diaframma, tanto vale concentrarsi solo su di lui.
Harrington e t-shirt nera per Fiumani e si parte subito con una tripletta iniziale che lascia poco scampo: Siberia (suonata davvero bene) - Gennaio (probabilmente la mia preferita dei Diaframma) - L'Odore delle Rose.
Mentre è gia partito con quest'ultima, Fiumani si ferma facendo notare al fonico un rumore, una sorta di rimbombo.
Pubblico che rimane sorpreso per l'interruzione e dopo si riparte.
Attitudine punk ed amatorialità artigianale.
Il concerto prosegue per circa un ora di repertorio, toccando praticamente tutti i punti salienti della produzione targata Diaframma.
Del nuovo album, che ho già avuto modo di ascoltare in internet, e che acquisterò al termine del concerto, vengono proposte: Vivo Così, Madre Superiora e Carta Carbone.
Mi piace molto il nuovo album, canzoni scritte bene, melodiche, con strofe e ritornelli al posto giusto, lunghezza giusta.
Il concerto termina e mi incammino a piedi lungo una strada di campagna mentre piove, fermandomi lungo il fosso per una pisciatina, prima di fare circa 20 km senza incrociare una macchina.

SOLO PER LA MAGLIA


Fabio Capello, Spal, 1966-67

PIZZERIA BELLA NAPOLI - VICENZA

Non male questa pizzeria localizzata nella zona est della città berica.
Il locale si presenta bene con arredamenti in pietra bianca che fanno molto "locale pugliese".
La pizza che ho preso, una salsiccia/radicchio, aveva una forma quasi ovale ed era abbastanza spessa, oserei dire di tipo "Napoli".
Alla mia ragazza invece hanno sbagliato a fare la pizza, però aldilà di questo inconveniente la qualità del locale non mi è dispiaciuta.
Maglie del Vicenza Calcio appese a fianco dei tavoli che costeggiano i muri, così quando è stato il momento di pagare alla cassa ho detto alla commessa: "Eravamo seduti dove c'è la maglia di Dabo".
La mia salsiccia/radicchio veniva 6 euro, però ci sono pizze che costano anche 8 euro: diciamo che nel complesso, ovviamente senza esagerare, per una pizza e una bibita con 10 euro te la cavi.

PADRE & FIGLIO



Diego Milito e Simone Braglia.

LUCA MANES & MAX TROIANI - LONDON CALLING


Il Guerin Sportivo, immancabile appuntamento mensile, l'aveva messo come libro del mese tre/quattro mesi fa.
Io comunque sono un fan di Londra, ci sono stato tre volte e ci ritornerei anche oggi.
"London Calling" parte dal pressuposto di raccontare la storia dell'Arsenal, concedendosi però ampie digressioni anche sulle altre squadre della capitale inglese e sul contesto socio/culturale che attraversa tutto il Novecento Inglese.
Il libro non è male, anche se molto ma molto didattico: diverse volte, mentre lo leggevo, mi dicevo che questo libro avrei potuto scriverlo anch'io.
In effetti si tratta di una storia cronologica che chiunque con un minimo di interesse per l'argomento e con una buona ricerca in materia poteva permettersi di scrivere.

GENERAZIONE ELETTRONICA

Va dritto come un siluro negli acquisti più azzeccati questo nuovo album degli Offlaga Disco Pax.
Preso a Firenze venerdi 9 marzo, al negozio sotto la stazione di Santa Maria Novella.
Nel negozio c'erano una decina di persone e quando ho chiesto al commesso se era disponibile "il nuovo degli Offlaga Disco Pax" mi sono accorto che, su un sopramobile dietro la cassa, ce n'erano una decina pronti da vendere.
Bello: come se le vendite discografiche non fossero mai state in crisi; come se quando esce un album fosse normale recarsi al negozio di dischi e comprarlo, senza che esista internet e lo "scaricamento" selvaggio e senza morale.
Negli ultimi anni non ho preso molti album contemporaneamente alla loro uscita.
Perchè? Beh, un peso ce l'hanno anche le uscite discografiche, certamente in molti casi non indispensabili.
Di solito il mio modus operandi dovrebbe essere questo: esce un album che potrebbe interessarmi, lo scarico, ci do un ascolto e poi se mi piace lo compro.
Peccato che poi non succede mai così.
Negli ultimi due anni ho acquistato i seguenti dischi appena usciti:
- Paul Weller - Wake up the Nation
- Statuto - E' gia domenica
- Beady Eye - Different light, still speeding
- Offlaga Disco Pax - Gioco di Società
Come mi sono mosso per acquistarli?
Internet si è rivelato un valido strumento che viene incontro.
Un mese prima dell'uscita dell'album di solito si trova già il primo singolo o qualche canzone in rete: questa aiuta sicuramente a formare una propria prima idea su quello che si andrà ad acquistare.
Se la prima prova risulta superata allora posso permettermi di spendere i miei 15 euro per il nuovo disco che tra un anno sarà ancora nello scaffale del negozio con il prezzo ribassato di 10 euro!
In compenso ascolto molti dischi recenti, scaricandoli certo.
Mi rifaccio moralmente aquistando parecchio materiale musicale del passato oppure ristampe.
Gli anni duemila hanno offerto nuove possibilità: ad esempio scaricare gli album.
Ovvio che uno deve farlo con un minimo di moralità, altrimenti ti salta tutto il sistema.
I negozi non vendono più dischi e vengono a meno certe ritualità che un appassionato di musica che si considera tale ha.
Vengono a meno anche quelli che li vendono i dischi.
Chi rimane? Beh, gli studi di registrazione piccoli li vedo con un buon futuro.
Con apparecchiature neanche troppo costose possono permettersi di produrre buoni demo a gruppi emergenti.
Gruppi emergenti che poi metteranno in rete il loro lavoro che pochi cagheranno.

SQUADRE DI PROVINCIA: REGGIANA





COSE PER CUI VALE LA PENA DI VIVERE: TRAMEZZINI


Quando vado all'estero, una delle cose di cui sento più la mancanza è il non poter mettere sotto i denti uno snack come può essere inteso il tramezzino, nelle ore che precedono il pranzo o la cena.
Personalmente i miei gusti preferiti sono:
Pomodoro - Mozzarella
Porchetta - Formaggio
Crudo - Sottiletta
Prosciutto - Funghi
Sfilacci - Grana
Crudo - Rucola - Grana
Ed ora vai di spiegazione:
Il tramezzino è un panino triangolare costituito da due fette di pancarré contenente salumi, formaggio, verdure o altro.
La paternità del tramezzino si deve al Caffè Mulassano di Piazza Castello a Torino che nel 1925 inventò questa versione italiana del suo parente inglese. Tutt'oggi il caffè offre ai suoi clienti più di quaranta combinazioni di tramezzini. La parola tramezzino fu inventata da Gabriele D'Annunzio che la creò per sostituire la parola inglese sandwich.

BASETTOPOLI


Charlie George, Arsenal.

LUCIANO BIANCIARDI - IL LAVORO CULTURALE


Luciano Bianciardi avevo già avuto modo di apprezzarlo con il suo lavoro più famoso, "La vita agra", così mi sono messo alla ricerca di qualche altro suo libro.
"Il lavoro culturale" non si discosta molto dallo stile con cui lo scrittore grossetano aveva improntato il lavoro precedentemente letto,la forma è sempre quella della narrazione in prima persona, con ampi tratti autobiografici pescati dalla vita del Bianciardi stesso.
Di cosa parla il libro? Siamo in una cittadina di 30.000 abitanti del centro Italia (anche se non viene mai nominata pare proprio si tratti di Grosseto, città natale dell'autore); con la fine della Seconda Guerra Mondiale i giovani "intellettuali" della cittadina cercano di movimentare il panorama culturale cittadino, con varie iniziative, conferenze, sfruttando gli spazi bibliotecari o creando un cineclub.
Sogni, vittorie e sconfitte.
Una storia semplice, scritta (molto) bene e che si fa apprezzare così come "La vita agra".

SOLO PER LA MAGLIA


Enzo Bearzot, Mundial '82.