Sarà la quindicesima volta che vedo i Diaframma ed ogni volta son là che fremo come un bambino, in settimana mi riascolto tutti i dischi e sbircio su Setlist la scaletta.
I primi di gennaio ero a Firenze per il Pitti e allora ne ho approfittato per andare da Contempo, il negozietto di dischi epicentro della wave fiorentina, e comprare l'ultimo "L'abisso".
Oddio, non è che sia il loro capolavoro, però qualche bel pezzo c'è: "Leggerezza" dai toni new wave, "L'impero del male" che sembra una dei Tre Allegri Ragazzi Morti, "Così Delicata" stile Velvet Underground, "Luce del Giorno" dal testo positivo.
Il Vinile non è strapieno, io e i miei soci siamo praticamente tra i più giovani nel locale, ma chissenefrega.
E' stato un anno impegnativo per Fiumani quello appena trascorso: la rissa con Lorenzo Moretto (il batterista dei Diaframma) durante un concerto a Roma, un bel disco con Alex Spalck dei Pankow, il polverone scatenato dalle accuse di molestie (via facebook) all'organizzatore di un festival di Genova, il nuovo disco a dicembre. Che anno il 2018!
Nelle ultime interviste l'ho trovato ancora più a nudo del solito, "L'abisso perché sto andando verso la vecchiaia, inizierà il mio abisso personale".
Del disco le ha suonate praticamente tutte, forse qualcuna poteva saltarla. Con i grandi classici la platea si è scaldata, "Diamante Grezzo", "Amsterdam", una grande "Gennaio" molto partecipata (anche dal sottoscritto..).
Alla fine mi son divertito alla grande, come sempre. E pensandoci non è che ci sia un gruppo che ho visto tante volte così e che ogni volta mi da qualcosa. Non so, vorrà dire qualcosa immagino.
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