mercoledì 20 luglio 2016

STATUTO @ THIENE SUMMER GARDEN - 19/07/2016


Gli Statuto sono un gruppo unico sulla scena italiana: tra alti e bassi è dal 1983 che portano in giro il loro modo d'essere.
Un gruppo unico perché unica è la loro storia: ragazzi che si trovano nella piazza di una metropoli (Torino), appartenenti ad una sottocultura (Mods) che decidono di formare un gruppo.
Sono praticamente gli unici a certi livelli che non si vergognano a parlare di calcio come piace a me nei loro testi.
Altra considerazione che mi frullava in testa in questi giorni: pur essendo un gruppo emerso negli anni '80, non sono mai stati relegati mentalmente a quella fascia storico temporale come, ad esempio, possono essere i Diaframma (che comunque adoro); né loro hanno mai dato segni di nostalgia in questo senso, dimostrando che la vita va vissuta adesso.
Poi a me personalmente l'ultimo album non mi piace un granchè: c'è un concept che non mi convince, anche se ogni tanto spero di cambiare idea e di farmelo piacere maggiormente come i loro precedenti dischi.
A Thiene hanno fatto canzoni prese da tutta la loro carriera. Forse con i fiati erano meglio rispetto alla formazione a quattro di adesso, si potevano concedere soluzioni un attimo più raffinate e complete.
Adesso lo ska è bello rude, però i pezzi power pop/beat filano che sono un piacere.
Oskar è una sagoma, fa le sue movenze che strappano più di un sorriso.
Insomma, per me gli Statuto hanno il sapore delle cose buone, genuine, italiane (stesso effetto me lo provocano i Diaframma).
All'inizio hanno suonato praticamente per me e la mia ragazza che ci siamo posizionati giusti dritti al palco, poi è arrivata un po' di gente e alla fine, quasi senza che me accorgessi, alla mia destra era presente un orda di barbari (da me soprannominati "Huligani Dangereux") in ciabatte e petto nudo che cantava, ballava, lanciava birra in aria, cantava canzoni da stadio e si divertiva.
Bello così!

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