SOLO PER LA MAGLIA


Il Bologna Campione d'Italia, stagione sportiva 1963-64.

STYLE COUNCIL - NO! - YES!


Nel 1984 gli Style Council, all'apice della loro popolarità, fecero uscire questo splendido singolo, sicuramente una delle vette della loro produzione, oltre che dell'intera carriera dello stesso Weller.
Interessante il retrocopertina, dove la band lancia una serie di slogan molto indicativi su quali fossero le idee del duo.

THE JAM - WHEN WE WERE YOUNG

Questo bootleg l'ho acquistato durante il mio giro a Londra (che da tre anni a questa parte si ripete annualmente) presso Sister Ray, storico negozio musicale situato nella parte nord di Soho.
Il negozio compare anche nella foto di copertina di "What's the story.." degli Oasis.
Nel retrocopertina di questo 33 giri, una scritta dice: "A killer collection of demotapes recorded between 1975 and 1980", mentre un altra parla di "Authentic R&B Sound".
I demo, a parte un paio di canzoni poste nel finale della facciata B, arrivano tutti dal periodo '75-'76.
Ovviamente la traccia discografica ufficiale più vicina a quel periodo è quella dell'album di debutto dei Jam, "In the City", un album sicuramente vicino a certi stilemi r&b, però ipervitaminizzati e sconvolti dal contatto con l'energia del punk, che proprio in quei mesi stava esplodendo con i propri nomi e con il proprio significativo stile.
Qua invece operiamo in senso matematico: sottraiamo l'influenza del punk e ci restano in mano una decina di ottime canzoni classicamente r&b, ma pure vicine a certo soul.
Qua dentro ci sono comunque picchi assoluti: chiariamoci, non è un bootleg di quelli che poi ti domandi che cazzo hai fatto a spenderci 10 carte (se ti va bene) per ascoltare versioni grezze di brani che poi furono registrati meglio.
No, qua alcune canzoni non furono più registrate e questo è l'unico modo per ascoltarle.
La registrazione non sarà in alta fedeltà, però il disco è godibile anche in questo senso dall'inizio alla fine.
Unica cosa che stona un po', una cover "Wonderful World" degli Herman's Hermits, datata aprile 1980, che ha tutta l'idea di essere suonata per provare i volumi, per fare soundcheck, con Weller che non si ricorda neanche il testo.
Apparte questo, un ottimo lavoro.
Gloria ai Jam!.

ANDRE AGASSI - OPEN


La prima cosa che salta all'occhio è che si tratta di un libro decisamente consistente, quasi 500 pagine.
Conoscevo Agassi in una maniera che dire superficiale è dir poco; ovviamente so chi è, se non altro perchè inannellava i suoi successi nell'epoca che ha coinciso con la mia infanzia e prima adolescenza, e quindi, a meno che tu non viva sulla luna, un pò di cultura generale ce l'hai.
Però il tutto si fermava li: poi da quest'estate hanno cominciato ad uscire diverse recensioni di questa sua prima autobiografia, dove si metteva in luce come ciò che fosse raccontato all'interno fosse poco scontato e abbastanza sorprendente.
Cose del tipo "ho sempre odiato il tennis" oppure "portavo il parrucchino".
Ho trovato quasi per caso il libro alla biblioteca del mio paese e quindi ho pensato "perchè no?".
Direi che ho fatto bene: si tratta di un libro decisamente crudo e schietto, in cui Agassi racconta la propria versione della sua vita.
La volontà del padre di fare di lui un tennista professionista sfocia, in qualche modo, in una "privazione dell'infanzia" sulla quale lo stesso Agassi pone molto l'attenzione nelle prime fasi del libro.
La ribellione a cui va incontro intorno ai 15-16 anni come modo per trovare una propria identità personale.
I primi successi, gli alti e bassi, il matrimonio con Brooke Shields.
Molto interesante la parte in cui racconta proprio le cause dello sfasciamento del rapporto con la Shields.
Se avete tempo e se lo trovate nella biblioteca del vostro paese chiedetevi anche voi "perchè non leggerlo?" e non ne rimmarete delusi.

ITALIAN TRASH: STADIO EUGANEO DI PADOVA




"Era un impianto grande quanto spartano, scomodo e dalla pessima visuale".
Queste parole, tratte dal libro "London Calling" e riferite allo stadio "Crystal Palace" di Londra (stadio protagonista di diverse finali di FA Cup tra la fine dell'800 e i primi anni del '900), purtroppo calzano a pennello per questo mostro della modernità che per mia sventura sono "costretto" a frequentare mensilmente (visto il mio seguito al Calcio Padova).
E non mi si venga a dire che ad un vero tifoso del Calcio Padova l'Euganeo deve piacere.
Del resto siamo in Italia e la gente è talmente abituata ad abbassare la testa che probabilmente si fa andare bene anche un "cesso" come l'impianto di Padova Nord.
Quando mi reco all'Euganeo a vedere il Padova faccio un salto a piè pari dentro il Medioevo: lo stadio è situato in una zona in cui non c'è nulla, solo parcheggi e campi.
Un bar, dei servizi igienici, un parco dove sostare prima della partita, una bus che ferma a non meno di un km, un deposito caschi, un punto vendita ufficiale del Calcio Padova fatto come Dio comanda (non quella casetta di legno postata davanti al laghetto con la temperatura di -2 in inverno e 40 gradi a maggio).
Tutti servizi che mancano.
In questo scenario dove mancano i servizi elementari, è utopia pura immaginare la creazione di una stazioncina ferroviaria davanti all'Euganeo (visto che la ferrovia passa a cinquecento metri dall'impianto).
Sono sicuro che a molti neanche pesa l'assenza di tutto questo: semplicemente gli va bene così, gli va bene accettare e farsi bastare la merda che gli viene proposta.

SQUADRE DI PROVINCIA: CREMONESE

Oltre alle "grandi", il calcio italiano ha visto protagoniste nel suo secolo di storia molte squadre provinciali, che per un certo periodo hanno dato lustro al proprio territorio, alla propria città ed alla propria gente.
Una promozione in serie b, una promozione in serie a, la salvezza, il raggiungimento degli ottavi di Coppa Italia, "quella volta che battemmo la Juve".
Insomma un mondo di storie che meritano di essere celebrate.
Partiamo dalla Cremonese.





SOLO PER LA MAGLIA


1981-84 Liverpool Away Shirt

BASETTOPOLI


Pietruzzo Anastasi.

ROMANZO POPOLARE


Ottimo film decisamente legato al periodo storico in cui fu girato.
Anzi, a guardarlo oggi, si pone come un istantanea della metà degli anni '70, periodo in conflitto tra tradizione e innovazione.
La fabbrica, l'operaio, la lotta di classe, l'essere uomini, il ruolo delle donne.
Tutto frullato nei cambiamenti sociali che stanno attraversando l'epoca del tempo.
Un Tognazzi decisamente strepitoso e tifoso del Milan.
Non è un caso che il buon Giulio Basletti (appunto il personaggio interpretato da Ugo Tognazzi) sia di fede rossonera.
Storicamente il Milan è la squadra dei Casciavit, dell'operaio milanese, la squadra del popolo, della classe lavoratrice, mentre l'Inter dei Bauscia, del negoziante del centro, di quello che fu il ceto medio (oggi quasi scomparso).
Ovviamente questa è una semplificazione, però in un certo modo un segno dei tempi che furono tramandata fino ai giorni nostri.
La trama del film è convincente, la sceneggiatura ottima.
Non vi resta che vederlo e passarvi un paio d'ore di qualità.

IL MEGLIO DEL 2011


Musica

Tutto sommato è stato un buon anno, con parecchie uscite degne di nota o quantomeno meritevoli di un ascolto.
Qui di seguito il mio personalissimo best of musicale.
Oltre alla "top five di metà anno" che avevo redatto intorno a giugno, trovate le aggiunte e quello che mi ero dimenticato di inserire all'epoca.

- Frankie and the Heartstrings - "Hunger"
Un buon indie rock, ho letto paragoni con gli Orange Juice, gruppo tra i miei favoriti, in realtà sono un'altra cosa.
Il resto dell'album non mi entusiasma pur avendoli dato più di una possibilità di ascolto.

- Beady Eye - "For Everyone"
Certo non sono gli Oasis, però questo è un bel pezzo quasi power pop, sorretto da una melodia impeccabile già sentita altrove che però non toglie freschezza.

- Cute Lepers - "Foxy Society"
Un pezzo punk rock melodico, tra '77 e power pop cristallino, che mi piace molto dell'ultimo (ben fatto) album della band americana.

- The Strokes - "Under Cover of Darkness"
Un buon ritorno, qua siamo clamorosamente dalle parti di "Is This It", pluricelebrato esordio dei niuorchesi.Ottimo pezzo.

- Booker T Jones - "Progress"
Scelgo questo pezzo (uno dei pochi non strumentali) dall'ultimo eccellente lavoro della leggenda Booker T.
Soul da ascoltarsi dentro ad un negozio di Notting Hill alle 9 di mattina, dopo aver appena fatto colazione con brioche e caffè.
Buongiorno!

- The Vaccines - Wreckin Bar (ra ra ra)
Ramones + Jesus and Mary Chain, ovvero due gruppi che mi piacciono molto.
L'energia dei primi unita alla "profondità" dei secondi per il brano portabandiera di uno degli album Made in Uk più interessanti del 2011.

- Viva Brother - Darling Buds of May
Aspettavo con interesse l'esordio discografico di questi giovani inglesi, visto che si parlava di loro come di un gruppo influenzato dalla stagione d'oro del Britpop di metà anni '90.
In realtà l'album non è chissà cosa, qualcosa si salva però, ad esempio questo buon brano.

- Statuto - Troppo Lontana
Un nuovo album live, "Undici", il quale contiene quest'ottima canzone registrata in studio, stilisticamente molto vicina ai primi Oasis: una bomba!

- Kaiser Chiefs - If you will have me
Un album fatto uscire in maniera atipica, con la possibilità per ognuno di decidere le proprie canzoni partendo da una base di 20 pezzi.
In realtà tutte canzoni (o quasi) con un loro perchè, suonate con perizia da una band oramai sulla scena da parecchi anni e protagonista del pop rock britannico.

- Black Lips - Spidey's Curse
Loro sono oramai un gruppo affermato nell'universo garage/punk degli anni 2000.
Questa canzone ha una melodia a mio avviso riuscitissima, pigra ma non per questo non coinvolgente, quasi vicina a certe cose di Kinks.

- Hard-Fi - Stay Alive
I Clash di Sandinista! (Ivan meets G.I. Joe) uniti a quelli di Combat Rock (Overpowered by Funk), messi a suonare nel 2011 e come risultato abbiamo questo pezzo.

- Dum Dum Girls - Bedroom Eyes
Quartetto di ragazze (tra l'altro tutte piuttosto belle) legate ad un pop punk leggero, melodico e decisamente riuscito.

- Drc Music - Hallo
Damon Albarn goes to Africa! E porta a casa un album moderno, che alla lunga straccia un pò le palle, ma che se ascoltato a piccole dosi fà la sua bella figura.

- The Oh Sees - Opposition
Un garage punk per fare un pò di festa, ogni tanto non fa male.

- A Classic Education - Forever Boy
Una vera sorpresa questo album di debutto di questa band italiana, esportabilissimo e di qualità molto alta.
"Forever Boy" racchiude l'essenza malinconica del loro suono, pop chitarristico autunnale ed invernale insieme.

- Noel Gallagher - If I Had a Gun
La prima uscita post Oasis di colui che ne era il (quasi) totale autore dei brani con un album solido, da quarantenni, però fatto con classe.


Concerti


- Tv Smith - Socorock - Grisignano di Zocco (Vi) 7/07/2011
La voce degli Adverts (grande gruppo punk '77 inglese, autore di un album memorabile all'epoca) in un concerto sorprendente per resa ed intensità.

- Marky Ramone - Lago di Fimon (Vi) - 15/07/2011
Visto e rivisto oramai diverse volte, fa comunque sempre piacere risentire i classici dei Ramones suonati da uno che ne faceva parte.

- Skatalites - Asolo (Tv) - 28/07/2011
Gruppo storico (anche se oramai quasi totalmente rinnovato al proprio interno), in un bel concerto da sentire, anche se particolare, visto che la band fa solo strumentali, quindi dopo un pò cala inevitabilmente l'interesse partecipativo.

- Brian Auger - All Mod Saints - Lavarone (Tn) - 31/10/2011
Hammondista di grande prestigio, si produce in un bel set r'n'b/soul/jazz di grande impatto, piacevole da ascoltare.
Nota di colore: Brian Auger l'avevo già visto nei primi anni 2000 a Vicenza, all'epoca ascoltavo quasi easclusivamente punk rock e al concerto mi ci aveva portato il padre di un amico, senza che io provassi granchè interesse per la serata.
Le cose cambiano!

- Ordinary Boys - Londra - 14/12/2011
L'anno concertistico finisce con il botto per il sottoscritto, che, durante un soggiorno a Londra, ha l'occasione di vedere il suo primo concerto d'oltremanica.
Gran bella serata!


Film visti al cinema


- This must be the place
Sicuramente il miglior film visto quest'anno, una storia scritta e sceneggiata molto bene da Paolo Sorrentino, un "concept" che fa sicuramente centro così come l'interpretazione di uno Sean Peann che colpisce in positivo.

- Il Rito
Un gran bel film, con una trama seria e "inquietante".

- Cose dell'altro mondo
Visto con curiosità, in quanto cerca di descrivere proprio i luoghi (veneti) in cui il sottoscritto agisce quotidianamente.
In realtà sono uscito dalla sala abbastanza rammaricato perchè il Veneto viene ridotto a macchietta, senza un analisi sociologica che renderebbe interessante il film.
E' difficile fare film credibili sul Veneto se già in partenza c'è la volontà di denigrare alcuni aspetti del territorio.

- Che bella giornata
Un filmetto da farsi due risate ai primi di gennaio, quando c'è poco da fare.
Ad ogni modo un film sufficiente senza picchi, che ti fa passare un paio d'ore in tranquillità

- Qualunquemente
Vedi sopra.

- I Soliti Idioti
C'era grande attesa per questo film, visto il grande successo riscosso dalla serie tv e tutto sommato anche il film regge bene.


LA VITA AGRA



Avevo già avuto modo di vedere l'omonima trasposizione cinematografica di questo gran bel libro, ed ora il quadro si completa con questa lettura, decisamente tempo speso bene .
Luciano Bianciardi racconta la sua vita nella Milano dei primi anni '60, la Milano che si sta preparando al boom economico, la Milano che ha già in sè i semi della terziarizzazione che poi esploderanno in maniera compiuta proprio a partire dagli anni '60, con un ciclo che arriverà fino ai giorni nostri.
Scrive bene, il buon Luciano, e lo fà in una maniera molto umana, raccontandosi in prima persona, in modo che pagina dopo pagina ci si senta legati quasi affettuosamente allo stesso Bianciardi.
Sicuramente si tratta di una delle letture da cui sono stato più coinvolto.