THE MOVEMENT / MOGLIANO VENETO / 2 AGOSTO 2025

Ero curioso di vedere all'opera i Movement a Mogliano Veneto. Band di culto dalla periferica Danimarca attiva da oltre vent'anni. Ho un loro disco a casa, il primo. Musicalmente una sorta di Jam / Clash (entrambi del primo album), molto politicizzati a sinistra, una cosa che me li fa legare agli International Noise Conspiracy, loro contemporanei ma svedesi. In effetti in comune con gli INC, hanno un approccio rock'n'roll ben visibile dal vivo, pure forse troppo. Infatti, dopo due canzoni, il belloccio bassista con i capelli lunghi (biondi ovviamente) si toglie giacca e cravatta e comincia a suonare mezzo nudo, salendo su pedane, sfilandosi il basso. Sarà ubriaco, penso. Una cosa inaspettata perché mi ero fatto un'idea dei Movement molto rigorosa. Se vediamo, infatti, le loro foto e la loro immagine standard è quella di tre persone composte, in giacca e cravatta: un look ordinato, pulito, in pieno stile hard mod. Nell'esibizione di Mogliano, invece, il lato rock'n'roll macho (una cosa veramente fuori tempo massimo) ha preso il sopravvento con la performance squilibrata del bassista. Per carità, it's only r'n'r, certo che faceva un po' effetto vedere il cantante/chitarrista vestito come Paul Weller nel 1977 e l'ipotetico Bruce Foxton a fianco in mutande. Detto questo, ed era doveroso dirlo perché ci sono rimasto male, i pezzi buoni ce li hanno in scaletta i Movement. Le influenze sono quelle citate prima, c'è impatto e c'è anche melodia. Spero cambino bassista, che vada con gli Hellacopters.