Television a Sesto al Reghena, grazioso borgo appena aldilà
del confine veneto/friulano, vicino Portogruaro e comunque provincia di
Pordenone, grande capitale musicale italiana dei tempi che furono.
Posti a sedere e alla fine questa si rivelerà una mossa
discutibile: non è che mi dispiacciano i concerti da seduto, anzi quando mi
capitava di vedere gli Offlaga Disco Pax avrei pagato di tasca mia perché qualcuno
riempisse la pista di sedie (e questo avrebbe alzato la qualità della
performance).
Con i Television, invece, direi che viene a meno l’empatia
che intercorre tra pubblico e band; ecco, dei Televison da freezer che però con
un pubblico più partecipe forse avrebbero cambiato un attimo marcia.
Che poi comunque la loro parte la fanno bene e in scaletta
piazzano praticamente tutto “Marquee Moon”, canzoni immortali, “See no Evil”, “Venus”,
“Elevation” o la stessa titletrack.
Però sembra di assistere ad una partita di tennis, oppure ad
una recita scolastica, guai a chi parla!
Il bassista sembra un po’ Andrea Mingardi e Verlaine da
lontano sembra Fiumani dei Diaframma.
Alla fine, con un amico, riusciamo ad aggirare il palco e a vedere due minuti del concerto da praticamente il backstage, finchè un buttafuori ci dice di sloggiare.