lunedì 14 giugno 2010

THE DEAD 60s

I Dead 60s erano una band di Liverpool formatasi nei primi anni 2000 e questo album omonimo fu il loro primo lavoro dato alle stampe nel 2005. Ricordo che all'epoca c'era un canale musicale che si chiamava "Viva" che trasmetteva video musicali no-stop per 24 ore al giorno inframezzati da strani corti in cui si insegnava a come fare un nodo alla cravatta, ed è proprio in questo canale che vidi per la prima volta il video di "Riot Radio": quattro ragazzi con i capelli corti, le polo Fred Perry e lo sguardo da duri che buttavano fuori un suono che era quanto più simile ci si potesse aspettare se i Clash avessero suonato nei 2000. Basso con giri vorticosi quasi funk, chitarra che si inframezza, batteria precisa e sostenuta e grande titolo. Poco tempo dopo, un sabato, andai a comprarmi il loro primo album e una polo Fred Perry. L'album contiene 13 tracce influenzate dai Clash più meticci a là "This is Radio Clash", dagli Specials di "Ghost Town" e dai Gang of Four di "Damaged Goods". Punk, ska, reggae, suonato in versione attuale, moderna, lucida e "bianca". "Riot Radio", "Ghostfaced Killer", "Loaded Gun" e via discorrendo gli altri brani sono nuovi inni suburbani, musica per periferie con palazzi casermoni e negozi di Kebab e Fish and Chips a buon mercato.Se avete visto il film L'Odio (La Haine), girato nelle banlieue parigine, questa è la colonna sonora perfetta. Due anni dopo, mentre nelle orecchie avevo ancora quel fantastico debutto, uscì il secondo album "Take to Take Sides" che mi stupì in negativo con canzoni che si affidavano per la maggior parte ad un brit.rock covenzionale e con poca personalità e da li a poco il gruppo si sciolse. Sono stati una meteora i Dead 60s, certo, ma ciò non toglie che la proposta musicale del loro primo album sia tuttora invidiabile per freschezza e qualità.

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