THE BOYS / TRATTORIA ALTROQUANDO / SABATO 13 SETTEMBRE 2025

Giornata bella piena: i ragazzi della Go Down Records hanno organizzato questo festival nello spazio esterno della Trattoria Altroquando, campagna di Zero Branco. Cinque band totali compresi i Boys, eroi settantasettini. Il luogo lo conosco già, ci ho visto negli anni Dictators, Radio Birdman, Guitar Wolf, Northern Uproar, Diaframma. Un miracolo, considerando che (ripeto) stiamo parlando di una trattoria in aperta campagna. Arrivo che stanno già suonando i romagnoli Jukebox '74, Frazzi ne ha parlato molto bene sull'ultimo Rumore. Sono in tre e spaccano, fanno un sacco di cover (o forse fanno solo cover), tipo "Teenage Kicks" degli Undertones e "Heart of the City" di Nick Lowe. Grezzi e con un look pre punk, potrebbero essere una di quelle band di culto periodo 1974/1976 di poco precedenti la canonizzazione punk estetica e musicale. A volte sembrano gli Small Faces in acido. Niente male. Poi tocca agli australiani Delivery, in giro per l'Europa da un mese. Credo di essere stato uno dei primi in Italia ad avere il loro disco qualche mese fa, ne avevo letto bene sulle riviste specializzate. Sono giovanissimi e sono una bomba: Buzzcocks, Devo, Television, Wire, tutto mischiato. I pezzi non sono mai troppo veloci. Finito il concerto parlo un po' con le ragazze della band, chiedendo loro cose come "Quali sono i vostri gruppi preferiti? Vi piacciono i Buzzcocks?". Molto gentili, mi riempiono Spotify di roba sconosciuta australiana che un giorno mi metterò ad ascoltare (promesso).

Mi perdo alla grande due gruppi perché ho necessità di mangiare (lo spritz dell'Altroquando era praticamente solo Campari e vino) e poi mi ritrovo a chiacchierare del Great Complotto con gente di Pordenone. Acquisto nel banchetto della benemerita Big Star Rolling il nuovo e finale 45 dei Tampax. Arriva dunque il momento dei Boys. L'ultima volta li avevo visti un paio d'anni fa e non mi erano dispiaciuti, sebbene della formazione originaria siano rimasti in due. Rifletto sul fatto che i Boys furono tra gli ispiratori assoluti di band anni '90 della mia zona tipo Twinkles e Wickeds, che praticamente erano uguali identici a loro. Cominciano a prendermi bene e tra "First Time", "I don't Care", "Weekend" e "Brickfield Nights" è festa grande, che prosegue con l'ottimo dj set di Cicco dei Kickstart che spara perle di Members, Sham 69, Cock Sparrer, Clash.

L'INTERVISTA AGLI OASIS DEL 1994 SU LES INROCKS



Nel 1994 la rivista francese Les Inrockuptibles intervistò per la prima volta gli Oasis. 
Un breve estratto molto interessante con delle considerazioni al vetriolo su illustri concittadini..


Hai festeggiato il tuo ritorno a Manchester con un concerto all'Haçienda, il leggendario locale della città. Questo luogo ha un significato speciale per te?

Liam – Nessuno. È solo un club scadente, una discoteca. Non me ne frega niente di quel tipo di simbolismo. La band di oggi nel locale di ieri, il revival di Manchester, il revival rock: tutte stronzate! New Order, Factory, l'Haçienda non hanno mai avuto niente a che fare con la mia vita. La Factory non mi ha mai dato niente, a parte il primo album degli Happy Mondays. I Joy Division, per me, sono aria fritta. Quattro fottuti figli di puttana, dei stronzi morbosi.

Oggi sei amico di Shaun Ryder, l'ex cantante degli Happy Mondays...

Liam (indignato) – Niente affatto! È lui che vuole essere mio amico, ma non ho intenzione di permetterglielo. Non diventi mio amico solo schioccando le dita o perché sei stato famoso per qualche mese nella tua vita.

È un po' crudele: un giorno, tutta l'Inghilterra balla sulle note di Happy Mondays. Il giorno dopo, la band viene bruciata...

Liam – Quei poveri bastardi avrebbero dovuto stare un po' più attenti. Dopo il primo album, sono scivolati nella mediocrità, senza cercare di fermarla. Quindi ecco qua: quando diventi cattivo, te ne vai. È la legge dell'industria.

Noel – Senza musica, non sei niente. Se domani scrivo canzoni di merda, nessuno mi vorrà. Mentre se combatto per gli Oasis, non ho nulla di cui preoccuparmi. Grazie alle mie canzoni, avrò la droga e le ragazze, tutte quelle cose che vanno di pari passo con la fama. Per fare sesso, devi scrivere belle canzoni. E posso dirti che i ragazzi degli Happy Mondays probabilmente non fanno sesso molto spesso ultimamente.