LEATHERETTE @ PARCO FORNACI VICENZA, 13 LUGLIO 2025

E' una pigra domenica di mezza estate, verso le 20.00 arriviamo al Parco Fornaci attraversando una Vicenza deserta. I Leatherette sono una band giovanissima di Bologna e li ho conosciuti tramite Rumore un paio d'anni fa: ne scrivevano bene, erano parecchio spinti dalla rivista. Ho preso il loro disco, "Small Talk", mi è piaciuto. C'è qualche influenza no wave che me li fa collegare alla storica scena dell'Italian Records che i dischi dei Contortions li aveva consumati. Nei pezzi più lenti, invece, sembrano quasi gli Everything but the girl primissima maniera, malinconia tardo estiva inglese. A livello visivo sembrano usciti da un appartamento di studenti bolognesi vestiti con le prime cose stropicciate trovate sulla poltrona, quelli che si fanno la pasta alle due di notte, che dicono "vez". Potrebbero benissimo uscire da un libro di Enrico Brizzi e la cosa non può che farmi enormemente piacere. A pensarci Brizzi, su "Jack Frusciante, scriveva dell'unione teorica di punk e jazz, beh i Leatherette quello suonano. Certo, se pensiamo ai Lounge Lizards tutti in camicia bianca oppure al look ricercato dei Gaznevada qua abbiamo sbagliato indirizzo. Probabilmente la band è attuale in questo senso (estetico), si allinea bene al trasandatezza no logo giovanile. Che un po' mi ricorda quella dei primi anni zero   
Arrivano dritti da un mini tour europeo di quattro date, la sera prima erano vicino a Norimberga. Li immagino spossati dal viaggio, però il live è di alta qualità, il sax dona fantasia, la band gira tra rumorismo cacofonico no wave e roba più centrata. Non dicono nessuna parola tra un pezzo e l'altro e a volte si scambiano gli strumenti, uno dei due chitarristi un paio di volte la suono come fosse un violino, stile Creation. I Leatherette sono prosecutori della gloriosa storia artistica cittadina.