martedì 29 dicembre 2020
THE QUEERS - SAVE THE WORLD
mercoledì 23 dicembre 2020
NEW ORDER PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA, 1982
Articolo del Corriere del Giorno |
Dal 16 al 22 giugno 1982 i New Order effettuarono il loro primo tour italiano. Come ben sappiamo erano attivi dal 1980 in seguito alla morte di Ian Curtis: con i Joy Division le uniche sortite fuori dal Regno Unito erano state due date singole a Bruxelles e Parigi nel 1979 e un mini tour tra Olanda, Germania e Belgio nel gennaio del 1980. Si dice fosse in programma un supposto tour europeo nell'autunno del 1980 ma con Ian Curtis fuori dai giochi non se ne fece, ovviamente, nulla.
Giugno 1982: debutto al Tenax di Firenze il 16 (locale storico della new wave fiorentina), il 17 al Piper di Roma, il 18 al Palazzetto Tursport di Taranto, due giorni di dayoff (trascorsi al mare, la loro successiva "The Beach" si dice sia stata ispirata dalla spiaggia di Taranto, per Sumner "il ricordo più bello della tournee") e per concludere Palazzo dello Sport di Bologna il 21 e Rolling Stone di Milano il 22.
Gruppo di apertura per tutto il mini tour furono i bolognesi Surprize!, unica band italiana ad avere un disco stampato da Factory Benelux, l'ottimo 12" "In Movimento" del 1984, registrato a Manchester e prodotto da Bernard Sumner dei New Order e Donald Johnson degli A Certain Ratio: il contatto propiziatorio con Sumner avvenne proprio durante il tour. E' una storia interessante quella dei Surprize!, pressochè quasi dimenticata: una new wave molto ritmica, atmosferica, tribale in alcuni momenti. Consiglio la bella raccolta uscita proprio su Factory Benelux con dentro tutte le loro incisioni.
Tornando ai New Order, la scaletta del tour prevedeva un mix tra i brani di "Movement" (1981) e i singoli rilasciati fino a quel momento. Vediamo ad esempio quella del Tenax: "Dreams Never End, 586, Procession, Chosen Time, Truth, Senses, Ultraviolence, Everything's Gone Green, Temptation".
A Taranto all'epoca c'era una bella scena wave, concerti importanti, band locali: da ricordare a proposito il disco split realizzato con le band del Great Complotto Pordenone nel 1984.
C'è anche un libro che parla del giro tarantino: "'80, New Sound, New Wave" di Giuseppe Basile.
Da considerare che il mese precedente nelle stesse città (oltre che a Livorno, Messina e Palermo) si esibirono i Bauhaus, giusto per far presente il grado di proposta concertistica del periodo.
Esistono svariati bootleg delle date del tour, si trovano in giro nel web.
venerdì 4 dicembre 2020
WORKING MEN'S CLUB - S/T
Todmorden sta sopra ai Monte Pennini a cinquanta minuti da Manchester, verso nord: da lì vengono i giovani Working Men's Club e direi che l'influenza della vecchia scena Manchester si sente tutta.
Per dare due coordinate di massima calcolate i Fall sopra ad una base spinta New Order / Section 25, con qualche svisata in direzione Happy Mondays. Davvero un buon disco: cupo, teso, in qualche frangente opprimente.
Roba che si fa apprezzare lungo la Strada Statale Postumia come colonna sonora tra una zona industriale desolata e un capannone vuoto, ma pure (ovviamente) richiama alla memoria qualche flash del Northern Quarter di Manchester.
Io ho preso il cd, praticamente è senza booklet e con un adesivo appiccicato sulla plastica della confezione. Tipo qualcosa che gira sottobanco, una specie di bootleg con un mezzo richiamo alla prima House / Techno dove conta il contenuto e non il contorno. Effettivamente è ben presente un atmosfera synth techno in tutto il disco.
"Valleys", il pezzo d'apertura, è dancefloor underground, mi ricorda certe sere al Vinile di Rosà, discorsi che adesso si possono solo immaginare perchè chissà quando si potrà davvero rivivere quelle situazioni.
"Angel", l'ultima traccia, forse dura leggermente troppo, però ha un riff ipnotico che sembra uscire dal primo dei New Order, "Movement".
mercoledì 25 novembre 2020
AUTORIDUZIONE! I MADNESS A PADOVA NELL'OTTOBRE 1980
venerdì 20 novembre 2020
I MET HER AT THE RAT - BOSTON ROCK'N'ROLL CLUB
mercoledì 28 ottobre 2020
MACNO
Erano passate da poco le 19.00, Natale del 2021 si stava avvicinando. Luca aveva deciso di passare qualche ora al pub come ai vecchi tempi, ogni tanto gli tornava in mente i viaggi a Londra fatti in epoca di pace, prima che fossero vietati dal dpcm d'urgenza del novembre 2020. Nell'arco di due anni il mondo era cambiato, per lui e alcuni suoi amici però non era stata certo una sorpresa: certe criticità del sistema venivano discusse e analizzate anche prima del fatidico 2020, era gente abituata a parlarsi, gli piaceva il confronto umano. Credevano fosse la maniera corretta per approcciarsi alla vita. "Vivere è partecipare" sosteneva Gramsci. Poi però molti avevano preferito tirare i remi in barca, adeguarsi a qualche pensiero ritrito, porsi delle domande non era più consentito. La vita e la musica però gli avevano insegnato quello: i Clash, Paul Weller, la strada stessa. Tieni il cervello in movimento. E' una di questione di rispetto per se stessi e di orgoglio. Non è che adesso poteva dimenticarselo così.
Alle 20.00 si ritrovarono in strada dopo un tot di pinte, il Dpcm prevedeva la chiusura obbligatoria dei locali alle 19.50. Al capo del governo Macno non piaceva la parola coprifuoco, era contro i principi tecnocratici a cui si ispirava il suo partito, i cittadini andavano educati con carota e bastone e la parola coprifuoco evocava cupi scenari. Meglio smentirla a parole ed attuarla nei fatti. Infatti alle 20.10 i falchi del servizio d'ordine cittadino iniziarono il loro giro di perlustrazione: Luca si accorse di non avere più con se la mascherina, crimine che oramai veniva punito con la reclusione come da dpcm di marzo 2021. Trovandosi scoperto iniziò a correre per le stradine del centro che conosceva a memoria, lì ad esempio, su quei scalini era dove aveva baciato la sua prima ragazza nell'estate di vent'anni prima; lei ora era sposata con prole a carico. Abitando però fuori dalla cinta muraria del centro storico c'era da passare l'avamposto di Porta Grappa, impossibile senza documento e mascherina, almeno fino al mattino seguente quando ricominciava una specie di tran tran quotidiano in apparenza libero e che per tanti assomigliava alla vita pre Covid. Tutto questo fino alle 20.00, ovviamente. Chi restava intrappolato per qualche motivo all'interno del centro storico poteva finire male, multe salate o, nei casi peggiori (l'assenza di mascherina) la giusta detenzione carceraria. Macno era intransigente su questo punto, non ammetteva deroghe. I caciaroni leader dell'opposizione non potevano competere con il rigore morale di Macno e dei suoi ministri. Un ideologia che aveva pervaso ogni aspetto della vita quotidiana: era partita con battaglie di retroguardia contro lo spicciolo consumismo dei regali di Natale, oppure con il divieto di gettare mozziconi per terra, e poi piano piano aveva preso terreno totalizzante. L'appoggio del comitato scientifico garantiva rispettabilità al credo. Le Chiese erano il prossimo step nel mirino, aperte non più di un giorno alla settimana con un tot di posti per la funzione della domenica. Il nuovo credo non voleva avere ingombranti rivali...
venerdì 9 ottobre 2020
THE MANGES - PUNK ROCK ADDIO
"Punk Rock Addio" è una specie di saga nera su eroi finiti, tossici, solitari, gente problematica, sottoculture. Qualcuno diceva "essential punk for dark times": ecco, direi che la definizione calza.
E' un disco che di questi tempi suona particolarmente bene, soprattutto a causa del periodo storico oggettivo in corso: dirò di più, sembrerebbe scritto appositamente a colonna sonora del periodo stesso, nonostante fosse già stato registrato a marzo.
Il suono che lo sostiene è punk rock Ramones / Riverdales al 100%, tranne "Tootsie Rolls" che è in stile Giuda, credo un divertissement, non so se magari indotto dal fatto che l'album sia stato registrato dal loro chitarrista, Moretti.
"Paninaro" è un bignami pop subculturale, "Ice Capades" era come come volevo chiamare la mia band, "Chinese Dragons" è Dee Dee Ramone 1991 New York, fuori dal gruppo e a spasso per New York.
E' un disco breve, finisce in fretta e ne vorresti ancora, che poi è un po' quell'effetto che danno i Ramones.
Molto bella la confezione digipack, il booklet, i disegni: un lavoro che esprime cura e passione do it yourself.